Agerola. Uccise il presunto rivale in amore: condannato, tornerà a lavoro


Antonio Acampora potrà rifarsi una vita e tornare al suo lavoro. Il pizzaiolo 47enne di Agerola, condannato un mese fa a dieci anni di carcere per omicidio volontario, ha ottenuto il beneficio degli arresti domiciliari in Friuli. L’uomo è andato a casa di alcuni parenti ed ha ottenuto, di sera, un permesso speciale per tornare a lavoro. Sarà in una pizzeria in provincia di Udine e “potrà seguire un vero percorso di recupero e potrà provare a farsi una vita” dice il suo avvocato. Acampora, incensurato fino a quel momento, si è sempre dimostrato collaborativo con la giustizia anche se formalmente non ha mai confessato l’omicidio ma non si è mai sottratto agli accertamenti degli inquirenti. Le prove a suo carico sono apparse, fin dai primi instanti, schiaccianti. L’incidente avvenne il 25 ottobre di due anni fa. Il 47enne incrociò il suo presunto rivale in amore in strada ad Agerola. Da tempo Acampora pensava che il geometra comunale avesse una relazione con la sua ex compagna e che ci fosse lui dietro la fine della relazione tra i due. Così pigiò il piede sull’acceleratore della sua auto investendo il geometra che morì dopo una folle corsa all’ospedale San Leonardo di Castellammare. Una perizia tecnica ha confermato che ci fu un aumento di velocità: Acampora accelerò volontariamente. Il 47enne fu subito fermato dalla Procura di Torre Annunziata grazie alle indagini lampo dei Carabinieri di Agerola e della Compagnia di Castellammare. I militari dalle immagini di videosorveglianza capirono che non si trattò di un incidente stradale. Da quel momento il 47enne è rimasto in carcere ad attendere lo svolgimento del processo, ora per lui una buona notizia: potrà tornare, almeno per qualche ora, tornare a svolgere il suo lavoro.