Castellammare. Assante (Stabia al Centro): “Stiamo vicini alla gente e alle fasce deboli. Intervenire subito su vivibilità e sicurezza’’


Castellammare di Stabia. Parla ai microfoni di onlinemagazine.it Antonio Assante, candidato nella lista Stabia al Centro con Andrea Di Martino candidato sindaco.
Antonio, ancora una volta in campo per un seggio in Consiglio Comunale. Perché hai deciso di ricandidarti? “Prima di tutto grazie per l’occasione che mi date. Questa, come hai anticipato tu nella domanda, non è la mia prima candidatura. Già in passato ho deciso di aderire al civismo e di mettere la città al centro dei miei progetti. Ecco perché con l’aiuto di persone che hanno già vissuto la vita amministrativa della nostra città, come l’ex Assessore Carla Di Maio, è nata la lista civica “Stabia al Centro”, per continuare a far si che la nostra martoriata città ritorni ad essere al centro dei tanti progetti condivisi ed interrotti a causa di una politica che, troppe volte, ha guardato i propri interessi e non quelli dei cittadini”.
Quali saranno i primi punti di intervento? “Vicinanza alla gente, questa è la priorità di ogni amministratore. Noi dobbiamo cercare di offrire quanti più servizi possibile ai cittadini puntando soprattutto sul sociale con un occhio particolare alle fasce deboli. Il tutto senza dimenticare altri due temi principali e sui quali intervenire tempestivamente: vivibilità e sicurezza”.
Castellammare, una grande città ma con una macchina amministrativa debole perché sotto organico. Cosa cambierebbe? “Si potrebbe pensare di affiancare al personale comunale giovani ragazzi che, dopo stage formativi potranno migliorare e potenziare i servizi all’utenza. Bisogna dare una svolta agli uffici comunali. Offrire ai cittadini un cittadini un portale di servizi on line h24 tramite richieste PEC, in modo da poter dare la possibilità anche a chi non ha modo di recarsi presso gli uffici di usufruire delle stesse opportunità e servizi, evitando anche inutili code”.
Un motivo valido per votarti. “Io ci sto mettendo la faccia. Ancora una volta sono in campo, bisogna smettere di puntare il dito e dire che le cose non vanno bene. Sono un commerciante e non ho bisogno di sedere in Consiglio Comunale però ho deciso di dare il mio contributo alla mia città, la città in cui sono nato, cresciuto e in cui vivo. Non voglio che siano gli altri a decidere per me ed è quello che dico anche a voi, non lasciate che siano gli altri a decidere il futuro della nostra città”.