Castellammare. Il baby-killer della sala giochi chiede la messa alla prova


Castellammare di Stabia. Lo scorso 21 gennaio il 17enne Ivano R, figlio di un noto pregiudicato, fece irruzione all’interno della sala giochi lungo il corso principale della città, si diresse verso Catello Cerchia, figlio di un altrettanto noto commerciante e lo ferì gravemente colpendolo all’addome con due colpi di pistola.Il baby sicario, che si costituì pochi giorni dopo, mentre al giovane ferito era stata asportata la milza come conseguenza delle ferite riportate, ha chiesto la sospensione del processo a suo carico con la messa alla prova, evitare di scontare la pena in carcere ed iniziare un percorso di reinserimento sociale. E’ quanto chiesto durante la prima udienza del processo che vede il 17enne indagato per tentato omicidio. La sospensione del processo con messa alla prova è una modalità alternativa di definizione del processo, attivabile sin dalla fase delle indagini preliminari, mediante la quale è possibile pervenire ad una pronuncia di proscioglimento per estinzione del reato, laddove il periodo di prova cui acceda l’indagato / imputato, ammesso dal giudice in presenza di determinati presupposti normativi, si concluda con esito positivo. Ora bisognerà aspettare la prossima udienza in programma per metà luglio per verificare se il giudice del Tribunale per i Minorenni di Napoli accoglierà la proposta formulata dal 17enne. Con molta probabilità il 17enne uscirà dal carcere minorile di Nisida a patto che rispetti tutte le prescrizioni imposte dal percorso di recupero creato ad hoc per lui.