Castellammare. LeU post voto: ”Risultato importante, ora i candidati sindaco facciano delle scelte per la città”


Castellammare di Stabia. Conferenza Stampa di Liberi e Uguali di analisi del voto tenutosi domenica 10 Giugno. Dalla consultazione elettorale Tonino Scala ha raccolto poco più di 2800 voti, la lista, invece, 2223 preferenze, raddoppiando il risultato in città avuto alle elezioni politiche di tre mesi fa. Dalla conferenza stampa ne è uscito un documento, chiamato “Le scelte per la Città: La necessaria chiarezza prima del ballottaggio” che riportiamo in versione integrale.
“Riteniamo il risultato ottenuto da Tonino Scala e dalla Lista di LeU un risultato importante, tanto più se confrontato con i dati delle ultime elezioni Politiche. Un risultato che dimostra quanto la Sinistra debba avere coraggio e capacità di indicare contenuti e soluzioni utili per i cittadini. A Castellammare noi abbiamo avuto il coraggio, fino in fondo, di non farci arruolare nelle coalizioni cosiddette vincenti, di presentare un programma vero, di operare rotture sul terreno della trasparenza e della lotta alla camorra, per contrastare, ancora una volta, le vecchie pratiche di compravendita di voti così
come emerse ed accertate dalle FF.OO. domenica o – peggio ancora – il ricorso al sostegno di ambienti
sospetti ed interessati solo a mettere le mani sulla “cosa pubblica”.
La scelta che abbiamo fatto ci ha consentito di avere mani libere, di presentare la giunta prima del voto e, intanto, ha certamente rappresentato un atto chiaro e coerente con il percorso di donne e uomini che non hanno padrini e non subiscono condizionamenti. Ringraziamo il candidato a Sindaco Tonino Scala per la passione, la competenza, la “freschezza” e la serietà con cui ha guidato la campagna elettorale; tutte doti e caratteristiche che hanno lasciato un segno nel modo di rapportarsi alle cittadine e ai cittadini. Ringraziamo le donne e gli uomini che si sono candidati nella nostra lista; il loro apporto, l’impegno e la serietà hanno fatto la differenza e hanno riacceso la speranza che la sinistra possa rappresentare ancora un riferimento per la nostra città. Ringraziamo i professionisti che hanno accettato di far parte della nostra giunta, per la loro disponibilità, la passione e la competenza che ci avrebbero messo.
Da sempre pensiamo che il voto dei cittadini, anche quando non ci premia mandandoci al governo, vada
rispettato. Tuttavia ciò non ci deve impedire di rilevare che il voto, comunque, consegna a noi tutti un quadro complesso; ci dice, innanzitutto, che sono ancora presenti le dinamiche che hanno prodotto gli scioglimenti anticipati di questi ultimi anni. Rispettare il voto e riconoscere i consensi ottenuti dagli altri candidati non può esimerci dal denunciare pratiche e comportamenti sbagliati e inaccettabili.
Troppe volte ci siamo sentiti dire: ci hanno offerto soldi, mi pagano la bolletta, mi hanno promesso di…;
altre volte ancora ci hanno detto che in questo o quel quartiere i voti erano già destinati a qualche
candidato. Quando queste pratiche si affermano, la camorra trova terreno fertile per inserirsi e orientare il voto. L’ allarme lanciato nei mesi scorsi dal Procuratore generale della Corte D’ Appello, Luigi Riello, avrebbe dovuto portare tutti – dalla composizione delle liste, al modo di raccogliere i voti – ad alzare muri invalicabili. Non sono le solite lamentele di chi ha perso. Stiamo raccontano la dura realtà con cui la politica deve prima o poi fare i conti se vuole produrre cambiamento.
Se tutto ciò abbia o meno rilevanza penale non spetta a noi valutarlo, ma alle forze dell’ordine e alla
Magistratura, da sempre impegnati per il nostro territorio. Il nostro è un giudizio politico, che non vogliamo nascondere poiché, in vista del ballottaggio, la chiarezza su alcuni di questi temi, sui contenuti programmatici e sulle scelte da compiere nell’interesse della città, non possono che rappresentare riferimenti indispensabili per orientare anche le nostre decisioni. Tutti i candidati a Sindaco hanno rivendicato di non subire condizionamenti, di non avere padrini, di essere in grado di fare scelte libere. Ebbene, noi, proprio in virtù delle loro rivendicazioni, chiediamo che:
– si assumano l’impegno di mettere fuori dalla maggioranza consiglieri o liste coinvolte da inchieste sul voto di scambio e nella compravendita dei voti, indipendentemente dall’esito delle indagini in corso. La lettura dei risultati ottenuti da alcune liste ci dice che, in qualche caso, hanno ottenuto meno voti rispetto al numero dei cittadini che le hanno sottoscritte per legge, e ciò ci lascia davvero perplessi e preoccupati; in altri casi abbiamo assistito a performance davvero impressionati nella capacità di raccolta del consenso testimoniata dal troppo alto numero di preferenze;
– si indichi la composizione della giunta prima della data del ballottaggio. Se davvero non esistono
condizionamenti, padrini o patti, lo si faccia;
– si dicano parole chiare sullo sviluppo del fronte a mare e sulla colata di cemento prevista dal Piano Casa;
– si accertino le responsabilità per i danni derivanti dai cantieri bloccati e dalle opere eseguite male e non ancora collaudate: la Villa Comunale, la Casa del Fascio, le Stimmatine, il Corso Alcide De Gasperi..;
– si blocchi la messa in liquidazione della Sint in assenza di una discussione e di un piano da condividere con la città per il rilancio del termalismo. Noi pensiamo, ferma restando la necessità di procedere lungo la strada della privatizzazione, che le Antiche Terme si possano aprire già il prossimo anno;
– si apra, davvero e con forza, la vertenza Fincantieri;
– si prenda una posizione netta per il rilancio del commercio e del turismo, sulla necessità di chiudere al traffico alcune strade, come Corso Garibaldi; sull’esigenza di realizzare da subito nuove aree di parcheggio ampliando, ad esempio, i posti presso le Ferrovie dello Stato;
– si dia una svolta alle politiche sociali, bloccando sperperi e privatizzazione dei servizi che hanno
caratterizzato le politiche delle ultime amministrazioni. Si rimettano al centro i bisogni e le esigenze dei cittadini. La città assuma un ruolo anche sul terreno dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti;
– si assuma l’impegno di mettere al centro il tema della sicurezza e della presenza dei Vigili in strada a partire dalla Villa Comunale;
– si assumano impegni seri e concreti circa la vicenda del dissesto idrogeologico e del Centro Antico, così come per i problemi degli altri quartieri e di Savorito;
– si chiarisca se si pensa di aprire un tavolo di lavoro, con le forze sociali, con il mondo delle competenze e delle associazioni per realizzare, in vista del Puc, un necessario aggiornamento del Dos nonché un piano di rilancio condiviso con la Città, con la Regione e sul quale far convergere le risorse disponibili attraverso le varie misure in atto;
– ci si impegni a sottoscrivere il documento della Rete Acqua Pubblica, e si chiudano i rapporti con la Gori;
– si dica un ‘no’ netto e chiaro al sottopasso di via Nocera;
– si proceda immediatamente alla firma della convenzione con la Soprintendenza per la Reggia di Quisisana.
Siamo disponibili a fare la nostra parte, che è anche quella di vigilare affinché non si commettano errori. Le conseguenze le pagherebbe Castellammare. Questa è una fase delicata e la strada da percorrere non può che essere percorsa alla luce del sole, attraverso una discussione pubblica che ponga al centro i contenuti. Non siamo interessati a nient’ altro che questo.