Elezioni, Castellammare. L’intervista a Tonino Scala candidato sindaco per LeU


Castellammare di Stabia. Nell’ultimo giorno di campagna elettorale parla ad onlinemagazine.it Tonino Scala candidato sindaco per la lista Liberi e Uguali.
1) Perché ha scelto di candidarsi alla tornata elettorale del 2018? “Perché non potevo assistere da spettatore all’ennesima truffa ai danni ai cittadini stabiesi. Ho visto formarsi improbabili coalizioni, un papocchio incredibile in cui si sono perse le identità, le sensibilità politiche, la coerenza. Ho accettato la candidatura per mettere in campo forze nuove e pulite, energie ed entusiasmi che da troppo tempo non si vedevano in città. Ho gettato il cuore oltre l’ostacolo perché era ora di farla finita con la politica dei compromessi, dei debiti elettorali il cui prezzo lo paga poi la città, dei trasformismi e dell’incompetenza”.
2) Su quale punto cruciale è fondato il suo programma? “Se devo indicarne uno e uno soltanto, direi la lotta alla camorra e al malaffare. Perché è la camorra che condiziona pesantemente tutti gli aspetti del vivere a Castellammare. Ne mina lo sviluppo, in vari e nefasti modi: taglieggiando gli operatori commerciali, alzando la percezione di insicurezza dei cittadini, pregiudicando l’imprenditoria. Come ha denunciato l’ex sindaco Pannullo, anche infiltrandosi a palazzo Farnese. A Castellammare lotteremo anche contro quello che si definisce l’atteggiamento camorristico, ovvero il diritto come piacere, la sopraffazione come abitudine, la microcriminalità come male con cui si deve convivere. Tutto questo deve finire, perché con la camorra che grava sulla città, essa non potrà mai spiccare il volo e tornare ad essere una città normale”.
3) I primi 100 giorni di governo quali interventi metterà in campo? “Partiremo dalle periferie, ridando loro dignità. Cominceremo dalle piccole cose che alzano la qualità della vita: la scerbatura, la pulitura delle grate per il deflusso dell’acqua piovana, la riparazione di alcune strade. Poi, subito, firmeremo la convenzione con il Ministero dei Beni Culturali per la Reggia di Quisisana, riapriremo le Antiche Terme e convocheremo un tavolo per Fincantieri. Per favorire le attività turistiche e commerciali, valuteremo la chiusura al traffico corso Garibaldi, e contemporaneamente raddoppieremo i posti auto del parcheggio delle Ferrovie dello Stato. Tutta la Giunta, inoltre, sarà impegnata per rendere fruibile l’arenile. Indispensabile da subito anche il recupero dei 10 milioni di euro per il dissesto idrogeologico, e il potenziamento degli uffici comunali e il Piano sociale di zona. Istituiremo una commissione che abbia come obiettivo l’attuazione del Piano Eliminazione Barriere Architettoniche. Lavoreremo per tenere aperte le scuole di pomeriggio nei quartieri, con l’aiuto di scuole, associazioni e parrocchie. Istituiremo un tavolo permanente per lo sviluppo e il rilancio di Castellammare (con tutte le parti sociali) su Zes, fondi della nuova programmazione europea, area di crisi complessa, Grande Progetto Pompei. Infine, entro il gennaio del 2019 sarà organizzata una conferenza cittadina programmatica sul futuro di Castellammare di Stabia”.
4) Il lavoro, un problema soprattutto per i giovani in città. Attraverso quali strategie punterà a creare lavoro per i giovani stabiesi? “Lo faremo attraverso varie direttrici, a cominciare dal consolidamento delle realtà produttive esistenti: il cantiere navale e le Terme. Queste ultime, partendo dalle Terme Vecchie, saranno riaperte al più presto, e per il cantiere avvieremo un’interlocuzione con la Regione per definirne una volta per tutte la mission aziendale, visto che oggi è ridotta ad occuparsi soltanto di tronconi. Poi, punteremo sul turismo: incentiveremo la creazione dell’albergo diffuso al centro antico, e faremo una battagli affinché sulle aree industriali dismesse vengano realizzate strutture ricettive e non alloggi residenziali. Oggi la capacità di accoglienza in città è di 2000 posti letto, troppo pochi”.
5) Un appello agli stabiesi, perché dovrebbero votarla? “Perché siamo gli unici in grado di governarla, e garantire la stabilità per tutti i cinque anni. Perché non abbiamo scheletri negli armadi, non abbiamo contratto debiti elettorali con nessuno, e dunque penseremo soltanto a realizzare i progetti che sono nel nostro programma. A breve, medio e lungo termine. Avremo tutto il tempo. La nostra sarà un’amministrazione seria e competente, onesta e trasparente, che si confronterà continuamente con la città, ne condividerà le decisioni. Perché abbiamo entusiasmo e voglie di lavorare, e lo faremo nell’esclusivo interesse della città, e non di qualche gruppo di potere che ha ben altri scopi. Noi non siamo ricattabili, votateci per raddrizzare la nostra Castellammare, facciamo la rivoluzione insieme”.