Salerno. Tenta di portare hashish al figlio in carcere: arrestata 59enne


Un tentativo di introdurre droga all’interno del carcere di Fuorni, attraverso uno stratagemma, è stato sventato dagli agenti della Polizia di Stato appartenenti al
Commissariato di Pubblica Sicurezza di Battipaglia, con la collaborazione di personale dellaPolizia Penitenziaria in servizio presso la struttura carceraria “Antonio Caputo”. I poliziotti della Squadra Investigativa del Commissariato di Battipaglia, nel corso di specifiche attività info-investigative, sono venuti a conoscenza da fonte fiduciaria che una donna cinquantanovenne residente a Napoli si sarebbe recata presso l’Istituto di pena per consegnare al figlio, detenuto, sostanza stupefacente del tipo hashish nel corso di un colloquio. In considerazione di ciò, i poliziotti hanno posto in essere una mirata operazione di Polizia Giudiziaria avvalendosi della collaborazione del personale della Polizia Penitenziaria che ha fornito un prezioso supporto all’atto dell’intervento operativo. Infatti, la donna, una volta giunta al corpo di guardia del carcere di Fuorni, ha consegnato la richiesta di accesso all’istituto penitenziario ed è entrata, scortata dalla Polizia Penitenziaria, per sostenere il previsto colloquio col figlio presso la sala conversazioni. A questo punto presso l’area esterna dedicata alla accettazione dei colloqui, prima di fare ingresso alle sale, sono sopraggiunti gli ufficiali e gli agenti del Commissariato di Battipaglia che hanno bloccato la donna. Quest’ultima, è stata, quindi, sottoposta a perquisizione personale da parte di Agenti di Polizia Giudiziaria di sesso femminile che hanno trovato circa 50 grammi di hashish, suddivisi in 5 pezzi avvolti ognuno in carta cellophane trasparente, occultati in un palloncino in gomma che aveva accuratamente introdotto nelle parti intime. Dopo le formalità di rito, la donna, tale R.P., è stata arrestata per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, su disposizione del P.M. di turno, collocata presso una casa famiglia, in attesa del rito direttissimo.