Torre del Greco, foto alle schede elettorali: M5S presenta un’interrogazione parlamentare


Torre del Greco. Supporters davanti ai seggi chiedono di fotografare il voto: il M5S presenta un’ interrogazione parlamentare. E’ quanto ripreso dalle telecamere nascoste di Fanpage a Torre del Greco domenica scorsa, quando si è votato per il rinnovo del consiglio comunale dopo lo scioglimento anticipato dell’assise a seguito delle dimissioni dell’ex sindaco Ciro Borriello. Le persone, che nel video vengono mostrate con il volto coperto, fermano alcuni elettori che si stanno recando ai seggi, distribuendo materiale elettorale (cosa non consentita il giorno delle elezioni) e chiedendo di fotografare la scheda, talvolta dando loro un cellulare per effettuare lo scatto-prova. Accade davanti all’istituto superiore di corso Garibaldi, a due passi dal porto. Una persona viene mostrata, sempre nel video, con una mazzetta di banconote di vario taglio, possibile prova – secondo la ricostruzione fatta attraverso le immagini – di un ipotizzato scambio soldi-voti attuato da alcuni sostenitori di candidati al consiglio comunale.”Ci sono ombre sul voto che hanno condizionato l’esito delle elezioni amministrative di Torre del Greco, esito che viene deciso per poche centinaia di voti. Quello che è stato ripreso dalle telecamere nascoste di Fanpage non lascia spazio a molti dubbi. Interverremo in tutte le sedi affinchè si faccia chiarezza su quanto accaduto nella nostra città e in tutti quei comuni nei quali i cittadini, pur rimarcando la loro voglia di cambiamento, sono costretti a subire quella disonesta’ che finisce per sconfinare anche in pratiche illegali”. Ha dichiarato il deputato del Movimento 5 Stelle, Luigi Gallo, che annuncia un’interrogazione al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per chiedere di promuovere subito ogni iniziativa volta a verificare l’avvenuta manomissione, manipolazione o condizionamento del voto espresso, prima del 24 giugno 2018. Dal monitoraggio dei rappresentanti di liste del M5S sono numerosi i casi in cui sono stati erroneamente assegnati i voti ai candidati sindaci e sarebbe auspicabile una verifica del rispetto della legge. “Spetterà alla magistratura – ha aggiunto Gallo – verificare se il comportamento scorretto di alcuni ha o meno rilevanza penale. E’ certo che da parlamentare ho l’obbligo di chiedere al ministro Salvini cosa si può fare per evitare che pratiche sicuramente contrarie alla democrazia finiscano per decretare i vincitori delle elezioni amministrative anche per il futuro, intervenendo con nuove leggi e nuove disposizioni presso i seggi elettorali durante le operazioni di voto e di scrutinio al fine di ostacolare la compravendita di voti o altre forme di condizionamento, nonchè garantire una condotta professionale e impeccabile delle operazioni di scrutinio. A Torre del Greco, il nostro candidato sindaco, Luigi Sanguigno, ha dovuto fronteggiare un esercito di liste e candidati ‘portatori di voti’ con un’unica lista che, ciononostante, non solo è la più votata dalla città ma resta fuori dal ballottaggio dalla quarta città campana per numero di abitanti per poco più di 300 voti. E’ chiaro che il cambiamento che siamo riusciti ad imprimere nella comunià non si ferma al 10 giugno, continuerà su questo territorio finchè non verranno debellate queste vergognose pratiche che continuano a dare della nostra città la peggiore immagine nazionale e internazionale”.