Torre del Greco: presunte irregolarità elettorali: il deputato pentastellato Gallo scrive al Prefetto


Il deputato del Movimento 5 Stelle, Luigi Gallo, dopo una inchiesta di Fanpage.it sulle elezioni amministrative a Torre del Greco, ha inviato un esposto presso la prefettura di Napoli per chiedere un nuovo conteggio delle schede elettorali. Gallo segnala alla prefettura i “gravissimi episodi di presunti brogli elettorali” messi in risalto dal video e anche altre anomalie, in particolare “incongruenze” tra i voti attribuiti al candidato sindaco M5S, Luigi Sanguigno, e quelli letti durante le operazioni dell’ufficio centrale il giorno dopo le elezioni. “Su questa vicenda vogliamo vederci chiaro – dice – e per questo occorre agire subito alla luce di quelle immagini sconcertanti che imbarazzano tutta la nostra comunita’”. “Scrivo al prefetto – continua- perche’ si faccia garante della correttezza del voto e affinche’ si intervenga subito per evitare una futura paralisi amministrativa. Purtroppo, ci sono delle ombre sul voto a Torre del Greco e ho gia’ chiesto al ministro dell’Interno Salvini di intervenire per evitare che pratiche del genere possano esserci anche in occasione del ballottaggio. Al secondo turno non andro’ a votare e il Movimento 5 Stelle non fa apparentamenti con nessuno dei 2 sindaci in campo in quanto espressione della precedente giunta e amministrazione. Il cambiamento che abbiamo in mente per Torre del Greco va avanti, oltre le elezioni: vogliamo che questa citta’ diventi un presidio di legalita’ in cui ogni cittadino possa esprimere liberamente il proprio voto”. Intanto, i cittadini di Torre del Greco si stanno gia’ attivando per rispondere con una mobilitazione popolare all’attacco che la citta’ sta subendo. “Aderiremo a questa manifestazione ma senza portare le nostre bandiere e speriamo che nessuna forza politica voglia mettere il cappello su un momento di rivendicazione popolare cosi’ importante. Vogliono che pratiche come il voto di scambio siano debellate. Occorre, quindi, stare al fianco di una comunita’ pronta ad urlare il proprio grido d’allarme tramite una mobilitazione che parta dal basso e che tenga fuori i partiti”, conclude Gallo.