Castellammare. Ospedale, i sindacati: “Reparti fantasma, pochi operatori”


Castellammare di Stabia. I rappresentanti sindacali hanno potuto fare presente al ministro Giulia Grillo, in visita all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, le carenze di personale e le difficolta’ nell’ operare con reparti ”fantasma” come l’Obi (appena inaugurato ma non ancora in funzione) e con la Radiologia a mezzo servizio. ”Mi impegnero’ a trovare le risorse per fare entrare nuovi infermieri che mancano in tutta Italia e per la riforma delle scuole di specializzazioni” ha assicurato il ministro alla Salute che nella visita e’ stata accompagnata anche dai consiglieri regionali dei Cinquestelle Valeria Ciarambino e Luigi Grillo. A Castellammare di Stabia la Grillo e’ stata accolta dal nuovo sindaco di centrodestra, Gaetano Cimmino, che ha chiesto per la struttura stabiese una maggiore attenzione: ”Su 13 km di costa, sono cinque gli ospedali, alcuni replicano le specializzazioni di altri, mentre si dovrebbero differenziare per garantire una sanita’ eccellente su tutta l’area. E qui per Castellammare di Stabia – ha aggiunto Cimmino – ho chiesto che venga potenziato il pronto soccorso che serve 500mila utenze. Inoltre che venga assicurato il reparto di emodinamica, finora solo sulla carta, e una chirurgia d’urgenza, proprio per servire bene l’emergenza”. ”Ho invitato il manager dell’Asl, Costantini, a venire al Ministero per provare a risolvere una serie di problemi – ha aggiunto Giulia Grillo -. Il tema dell’emodinamica ha visto un’inchiesta con l’arresto della squadra tecnica. Ma ora l’Anac se ne sta interessando e il progetto con la sua realizzazione si sblocchera’ presto”. Secondo il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud, i lavori potrebbero partire gia’ il prossimo anno, ma il numero uno dell’Asl lancia un allarme che ha il sapore di un avvertimento: ”L’ospedale di Castellammare ha il 40% di infermieri idonei ma con limitazioni, per cui non fanno turni di notte e non possono essere sottoposti a tutte le mansioni, come quella di sollevare i pazienti. Su dieci persone, sei sono esentate. Su questo mandero’ una relazione al ministero”.