Castellammare. Scala (LeU): ”Cimmino temporeggia con la giunta, i bandi regionali scadono e la città attende”


Nota Stampa. Castellammare di Stabia” Oggi alle ore 13 scade un importante bando regionale al quale il comune può e deve partecipare. Si tratta della programmazione degli eventi per la promozione turistica della Campania – periodo “Giugno 2018 – Giugno 2019”. Mi auguro che gli uffici preposti, anche se non mi risulta che ci sia stata concertazione con chi lavora in questo settore, abbiano partecipato al bando. Non può una città che dovrebbe puntare sul turismo lasciar passare treni come questi. Castellammare non se lo può permettere. Mi auguro che qualcuno ci abbia pensato. Nello stesso tempo però, credo che il sindaco Gaetano Cimmino, alle prese con la nomina degli assessori da ben 24 giorni, abbia perso la prima buona occasione, quella di coinvolgere gli operatori del settore per presentare un programma organico in una città che ha bisogno di esser governata – a dirlo è Tonino Scala, consigliere comunale di opposizione in quota Liberi e Uguali – Si firma il patto per la città condivisa e poi si lasciano perdere bandi e condivisione! Mentre la Regione promuove bandi, il nuovo sindaco fa il cruciverba provando a riempire le caselle del governo cittadino. Castellammare ha bisogno d’altro non dei soliti riti che l’hanno affossata. Il primo treno è partito, aspettiamo che passi il secondo oppure il sindaco si rimetterà in carreggiata? Nel frattempo, spero di sbagliarmi, c’è stato un nuovo slittamento per la nomina della giunta. Il quinto se non erro, ormai ho perso il conto. Le tante emergenze della città devono attendere che il neo sindaco si destreggi tra le pretese delle varie liste che hanno condiviso la sua battaglia elettorale e che ora gli presentano il conto. Tutti a richiedere ‘un posto al sole’, mentre la città langue in attesa di politici tecnici o tecnici politici che comincino ad amministrarla. Faccia presto il sindaco Cimmino, trovi la quadra al più presto, Castellammare non può permettersi di attendere oltre. Non è concepibile – conclude Scala – che il sindaco sia ancora ostaggio dei suoi alleati, invece di pensare, come ha dichiarato nel suo programma elettorale, solo ed esclusivamente al bene della città. Chi ben comincia è a metà dell’opera, ma l’inizio non è dei migliori”.