Medjugorje, l’inviato del Papa: ”Questo posto è penetrato dalle mafie, tra cui quelle del Napoletano”, insorge il web


Anche Medjugorje sarebbe finita nel mirino della camorra in cerca di profitti. A dirlo, in un’omelia è l’inviato di Papa Francesco, Henrik Hoser. La notizia appare nel blog del giornalista David Murgia, che a sua volta avrebbe riportato un resoconto del settimanale cattolico polacco Niedziela e della Radio EM. Secondo quanto risulta, il vescovo avrebbe dichiarato che “un altro posto dove c’è una lotta sempre più agguerrita tra il bene e il male è Medjugorje. Da un lato, ci sono migliaia di giovani che usano il sacramento della penitenza e della riconciliazione. D’altra parte, bisogna anche essere consapevoli che questo posto è penetrato dalle mafie, tra cui quelle del Napoletano, che conta sui profitti che arrivano dal grande afflusso di fedeli che arrivano nella zona”. Monsignor Hoser avrebbe pronunciato queste parole la sua omelia poco prima di partire per Medjugorje dove sarà inviato stabilmente per conto del Papa. Le parole di Hoser sono state riportate da molti giornali polacchi e hanno cominciato a circolare anche sui siti italiani, indignando anche gruppi di fedeli napoletani che lamentano di essere stati tirati in ballo con un pregiudizio legato alle presenze napoletane illegali. Il papa ha nominato Hoser, arcivescovo emerito di Warszawa-Praga in Polonia, visitatore apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje, lo scorso 31 maggio. La nomina, avvenuta lo scorso mese, è finalizzata alla normalizzazione del fenomeno dei pellegrinaggi che, negli ultimi anni, sono cresciuti in maniera esponenziale registrano oltre il milione e mezzo di presenze annuali. Sui presunti giri d’affari legati a pellegrinaggi a Medjugorie vertono anche le verifiche della procura di Santa Maria Capua Vetere che indaga sugli abusi e i maltrattamenti dei quali è accusato il giovane sacerdote esorcista di Casapesenna don Michele Barone, cugino omonimo del pentito considerato dalla Dda vicino al boss dei Casalesi Michele Zagaria. Nel mirino dei magistrati centinaia di pellegrinaggi certo favoriti dai contatti con le veggenti di Medjugorie.

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