Juventus, Allegri: “Cristiano e Mandzukic giocano. Parma campo difficile”


Tempo di vigilia in casa Juventus. Domani i bianconeri saranno ospiti del Parma e il tecnico Massimiliano vuole la concetrazione altissima da parte della sua squadra:

Prende parola il tecnico: “Siamo al completo col rientro di De Sciglio, Pjanic ha lavorato tutta la settimana e fatto buoni test. Dobbiamo migliorare la condizione fisica e la conoscenza tra di noi, domani abbiamo una partita importante, da vincere, perché a Parma la Juve storicamente fa fatica. I numeri lo dicono. Domani serve una partita tosta, da campi come questi passano i campionati e non è una novità e va rinfrescata, non sarà una passeggiata. Siamo alla vigilie delle Nazionali e questo è sempre un pericolo, dobbiamo passare una sosta serena, serve grande rispetto del Parma e fare una partita giusta. Bisogna tornare coi tre punti. Nel calcio conta vincere le partite e correre in campo, il resto sono chiacchiere che a me non devono riguardare. Ho la responsabilità di portare alla società dei risultati, fino ad oggi ci siamo riusciti”.
Capitolo Dybala: ha notato qualche contraccolpo psicologico in lui che prima era catalizzatore di attenzioni e ora l’attenzione è tutta su Ronaldo?
“Lui è sereno, deve trovare una condizione migliore come tanti altri. L’arrivo di CR7 per lui e per tutti deve essere uno stimolo. C’è grande competitività all’interno della squadra, tutti vogliono giocare, domani è l’ultima prima della sosta e dopo la sosta dobbiamo essere tutti al massimo. Nel calcio contano due cose: scendere in campo e correre, che non è indispensabile, ma aiuta, e vincere la partita. Il resto sono chiacchiere che non ci devono riguardare, io devo solo mettere i giocatori nelle migliori condizioni e portare a casa dei risultati e mi sembra che finora ci siamo riusciti”.
Dopo aver visto il girone avrà bisogno di dire ai suoi che anche Valencia e Young Boys possono essere pericolosi?
“Della Champions magari parleremo dopo Sassuolo. Comunque do la mia idea, così la chiudiamo così parliamo del Parma che è la più imminente e più importante. Abbiamo due squadre come Manchester e Valencia che sono due ottime squadre e due ambienti caldi, poi gli svizzeri come outsider. Ma ci penseremo dopo Sassuolo”.
Spesso e volentieri Khedira è uno dei più criticati: cosa ne pensi?
“Quando lo criticano mi convincono loro, non si può criticare un giocatore come Khedira: è uno dei pochi che ha sempre giocato con tutti gli allenatori che ha avuto. In tanto guardano le partite, ma in pochi le vedono. Il mio ex presidente Anconetani mi diceva sempre ‘oggi sei sceso in campo o hai giocato?’. Non si discute un giocatore che ha vinto qualsiasi cosa”.
Benatia è un giocatore felice di essere rimasto alla Juventus?
“Tutti sono soddisfatti di essere alla Juventus, è uno dei club più importanti al mondo. Benatia rimarrà alla Juventus”.
Alla luce dei risultati di questi giorni, in cosa trova cambiata questa stagione?
“Per vincere lo Scudetto servirà faticare di più perché le sei squadre si sono livellate verso l’alto e non scordiamoci Genoa, Atalanta, Sampdoria e Fiorentina che sono squadre difficili sempre da battere. L’Inter ce lo ritroveremo in alto a fine campionato, il Napoli ha un allenatore vincente, la Roma ha rinnovato e il campionato è sempre difficile, lo abbiamo provato a Chievo. Dopo un primo tempo bellino al settimo della ripresa stavamo perdendo due a uno. Essere bellini e non vincenti ci vuole poco”.
Il livello del gioco credi che va migliorato o priorità sempre alla concretezza e alla vittoria?
“Non voglio diventare un modello ma quando smetterò mi dovranno spiegare, visto che non lo capisco bene, cosa vuol dire giocare bene. Ci vuole equilibrio in tutto: siamo stati il secondo attacco del campionato l’anno scorso, facendo 89 gol: il discorso del giocare bene è difficile da spiegare, io non lo capisco, magari qualcuno me lo spiegherà in futuro. Quando ho iniziato a fare l’allenatore, mi piacevano i vincenti, Capello, Lippi, senza nulla togliere a Sacchi. Nell’albo non scrivono chi ha giocato meglio, ma chi ha vinto. A me piace vincere, io sono anche contento di giocare male, ci sono partita in cui è necessario per portare a casa le vittorie. Servono giocatori di alto livello, altrimenti le società non spenderebbero 100 milioni per Ronaldo o Dybala. E’ un discorso molto semplice, il calcio è semplice, più di quello che sembra”.
Cristiano Ronaldo potrebbe andare in panchina?
“Lui e Mandzukic giocano, il terzo o il quarto decido”.
L’adattamento di Emre Can come procede?
“E’ una questione di tempo, viene da un infortunio di quattro mesi e ha bisogno di conoscere il calcio italiano, quando è entrato ha fatto sempre bene”.
In difesa si va avanti con lo schieramento a quattro? E a centrocampo?
“Ho un dubbio a destra tra Cuadrado e Cancelo, gli altri rimangono gli stessi. Deciderò dopo l’allenamento se giocare a due o a tre, Parma comunque è un campo difficile tra di noi”.
Ronaldo ha fatto bene a non presentarsi ieri per ritirare il premio?
“E’ una scelta personale e va rispettata”.
Emre Can sarà titolare a Parma?
“O lui o Khedira, uno dei due gioca”.
Come sta Ronaldo dal punto di vista psicologico?
“Era arrabbiato ieri, avendo fatto 15 gol in Champions e vinto la coppa con gli altri del Real Madrid. Lui continua a lavorare con l’obiettivo di essere ancora il migliore”.

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