Napoli, sesso nell’auto blu: aperta un’inchiesta dalla Procura sui due amanti


Napoli. Peculato d’uso e truffa allo Stato: il dipendente regionale, scoperto nei giorni scorsi dai carabinieri della compagnia Vomero-Arenella mentre faceva sesso in auto con l’amante, rischia un’inchiesta penale. A mettere nei guai l’uomo, 61enne autista di un dirigente della Giunta Regionale, non è stato tanto il momento di passione vissuto con la donna – anch’essa dipendente regionale di 57 anni – in un luogo pubblico e in pieno giorno ma l’utilizzo dell’auto di servizio per recarsi sul luogo dell’appuntamento e anche la circostanza, accertata dai carabinieri, che l’uomo è uscito dall’ufficio senza timbrare il cartellino, così come la donna che lo accompagnava. Una fuga d’amore dal lavoro che rischia di costare caro ai due amanti, formalmente in servizio mentre invece erano al Vomero, per un fulmineo incontro amoroso. I carabinieri hanno inviato la relazione alla Procura di Napoli che valuterà gli aspetti penali della vicenda e qualora venissero definitivamente accertate le responsabilità, entrambi rischiano un processo per truffa allo Stato. Per lui, invece, si profila anche l’accusa di peculato d’uso, visto che ha usato l’auto di servizio della Giunta Regionale per questioni personali. Oltre al procedimento penale, potrebbe anche aprirsi un procedimento interno per un’azione disciplinare nei confronti di entrambi.
A scoprire i due, i carabinieri della compagnia Vomero-Arenella, in pattuglia in viale Raffaello, nel cuore del Vomero, verso le 15,30 del 31 luglio scorso. I militari hanno notato l’auto blu sotto agli alberi che destava sospetto. All’interno c’erano delle persone in strani atteggiamenti hanno pensato ad un tentativo di furto. Ma quando si sono avvicinati hanno capito tutto. C’era un uomo disteso sul seggiolino e una donna che praticava sesso orale. Lui 61 anni e lei 57, entrambi dipendenti della Giunta regionale, anche se lavorano in due uffici differenti. Nel verbale, i militari descrivono la scena come ‘riprovevole’. Sono partiti gli accertamenti, l’uomo doveva essere al lavoro, ma – probabilmente approfittando un un momento in cui il suo capo non aveva bisogno dell’auto di servizio – ha pensato bene di fare una fujtina con la sua amica del cuore. E, quindi, una passeggiata in auto blu verso una zona tranquilla, ma in pieno centro cittadino, via Raffaello, una zona spesso utilizzata da coppie per fugaci incontri amorosi. Quando i carabinieri li hanno identificati, l’uomo ha spiegato di non essere in possesso dei documenti dell’auto, forse per paura di essere scoperto, e quindi sono partiti gli accertamenti con la scoperta che l’auto è in uso alla Regione Campania. L’annotazione di servizio è stata inoltrata alla Procura di Napoli che valuterà se esistono ipotesi di truffa e peculato d’uso nei confronti del 61enne, mentre per la donna che aveva finito il turno di lavoro ma non aveva marcato il cartellino si valuta l’ipotesi di truffa. I carabinieri dovranno anche verificare se l’auto di servizio sia stata usata altre volte per medesimi scopi. E quindi la storia clandestina tra i due amanti potrebbe trasformarsi in un’altra, anche questa classica, fuga da ‘furbetti del cartellino’. Insomma una storia d’amore a spese dello Stato!