Napoli, Terra dei fuochi: controllate 80 persone e denunciate in 16


Ottanta persone controllate, 16 delle quali denunciate. Tredici attività sequestrate nel settore dello stoccaggio di rifiuti, dei servizi ambientali, tessile e meccanici. Trentasei veicoli controllati. Sanzioni amministrative totali per circa 60mila euro. È il bilancio delle operazioni di controllo straordinario nella Terra dei fuochi, una ‘tre giorni’ sul territorio di Afragola, Caivano, Caserta, con la vigilanza dei presidi operativi dedicati presso i comuni di Napoli, Giugliano in Campania, Nola, Castel Volturno, Maddaloni, Marcianise, Mondragone, disposte dall’incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi nella regione Campania, Gerlando Iorio. In campo 99 equipaggi, per un totale di 259 unità appartenenti al raggruppamento ‘Campania’ dell’esercito italiano, alla Questura di Caserta, al commissariato della polizia di Stato di Afragola, al comando provinciale carabinieri di Caserta e al comando stazione carabinieri di Afragola, ai carabinieri forestali di Caserta e Marigliano, ai gruppi della guardia di finanza di Frattamaggiore e di Aversa, al reparto operativo aeronavale guardia di finanza di Napoli, alla polizia metropolitana di Napoli, alla polizia provinciale e polizia locale di Caserta nonché personale dell’ARPAC e dell’ASL di Napoli e Caserta. L’attività dei presidi operativi dedicati da parte dell’esercito è stata svolta anche con il concorso dei Comandi di Polizia Locale di Napoli, Afragola, Giugliano in Campania, Nola, Castel Volturno, Maddaloni, Marcianise e Mondragone.
Sono stati denunciati i titolari di 3 aziende di Caivano dedite al recupero di tessuti usati, detenuti in quantità superiore a quella autorizzata e in violazione della legislazione ambientale. La prima, di circa 1.300 mq, è stata proposta anche per la sospensione dell’attività per utilizzo di manodopera in nero: su 9 lavoratori controllati, 8 sono risultati irregolari. Sono stati complessivamente sequestrati 280 m3 di rifiuti tessili. Prescrizioni ambientali, con obbligo a diminuire la parte in eccesso, sono state imposte a una ditta di stoccaggio di rifiuti di Napoli che aveva in deposito materiale in quantità superiore a quella per la quale era autorizzata. 1.200mq di discarica abusiva a cielo aperto di ogni tipo di rifiuto, anche pericoloso (120 m3 di materiale elettronico, elettrodomestici, materassi, mobili, motori, biciclette, pneumatici, oli, sanitari e materiale edile) sono stati sequestrati in zona Lo Uttaro di Caserta. Il materiale, molto probabilmente, proveniente da privati e da aziende che lavorano in nero, veniva ammassato e, se non illegalmente commercializzato, avrebbe potuto dare origine a potenziali roghi.
Inoltre, è stata sequestrata per gestione illecita di rifiuti, sempre in località Lo Uttaro, una delle due aree (di circa 5000 mq) di un’azienda che si occupava di recupero e trattamento di rifiuti pericolosi e non. All’interno dell’area sequestrata erano stoccati compattatori, container, oli saturi, materiale ferroso, rifiuti organici ed è stata riscontrata la presenza di percolato. Un’azienda in località San Clemente di Caserta, di circa 1.500 mq, adibita allo stoccaggio e smaltimento di amianto è stata sequestrata perché priva delle necessarie autorizzazioni. Sull’ area, interamente contaminata da eternit, venivano stoccati circa 250 m3di rifiuti miscelati, con amianto sparso, gestito e tenuto senza alcuna sicurezza per gli operai che vi lavoravano. I rifiuti pericolosi, misti, venivano stoccati e gestiti, in maniera incontrollata e non corretta. Quattro autofficine, estese su un totale di circa 3.600mq, sono state sequestrate per assenza di autorizzazioni per lo scarico industriale ed i titolari sono stati denunciati per emissioni in atmosfera e abbandono di rifiuti. I titolari di 2 ditte di Afragola, operanti nel settore dello spurgo di fognature, sono stati denunciati per violazione dei sigilli, in quanto proseguivano l’attività nonostante le aziende fossero sotto sequestro dal 2011. Un deposito abusivo di materiali ferrosi è stato sequestrato ed il proprietario denunciato all’autorità giudiziaria per trasporto e smaltimento incontrollato di rifiuti.