Raganello. Chiara e l’abbraccio al suo soccorritore. La foto fa il giro del web


“Abbiamo soccorso per prima una bambina, Chiara (è la figlia di Antonio Santopaolo e Carmen Tammaro, la coppia di Qualiano vittima della piena ndr). Era in stato di ipotermia, con lesioni sul corpo e faticava a respirare a causa dell’acqua e del fango ingeriti. Era semicosciente ma in evidente stato di choc. L’abbiamo trovata accanto ad un cadavere e da quello che ho saputo in seguito, quasi certamente i genitori sono tra le vittime. Non potrò mai dimenticare la sua piccola mano nella mia. Così come non dimenticherò il soccorritore alpino che la teneva in braccio al quale ripetevo continuamente di non lasciarla e di riscaldarla con il suo corpo”.La foto della manina manina della ragazzina, coperta di fango e appoggiata con delicatezza sulle spalle del suo soccorritore ha fatto il giro del mondo.Pasquale Gagliardi, dirigente medico dell’elisoccorso della Regione Calabria. racconta che “pur di salvare la piccola abbiamo operato in hovering, una manovra che prevede uno stazionamento a punto fisso rispetto al suolo ad altitudine costante, senza poggiare a terra. Quello che mi ha addolorato di più sono state le urla dei parenti nel vedere i corpi a terra, ma nessuno ha avuto il coraggio di chiedermi se erano vivi o morti”. Ora la ragazzina è ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Gemelli di Roma. Chiara ha inghiottito acqua e fango sabbioso che le hanno riempito e ostruito i polmoni. I medici hanno deciso di indurle un coma farmacologico, per meglio praticare le cure di svuotamento degli alveoli polmonari. La prognosi resta riservata. La sorella Michela, di 12 anni, sta meglio ma è sotto choc all’ospedale di Castrovillari. Ha qualche graffio e qualche taglio. I soccorritori l’hanno trovata tra rovi e rami di uno degli argini dove era stata sbattuta dalla furia della piena del torrente Raganello. I loro genitori purtroppo non ce l’hanno fatto. Antonio Santopaolo e Carmen Tammaro sono tra le dieci vittime. hanno fatto da scudo con i loro corpi alle due bambine e le hanno salvate. Un gesto eroico che solo l’amore di un genitore può fare. Carmen, originaria di Calvizzano, insegnava presso l’Ipia Marconi. Antonio, invece, era responsabile per il centro sud della catena Bricoman, un incarico di prestigio ottenuto di recente. Nella giornata di domani si terranno i funerali della coppia e il sindaco De Leonardis ha indetto una giornata di lutto cittadino. Ma le attenzioni sono tutte rivolte alle due bambine rimaste orfane e soprattutto e Chiara, la bambina della manina appoggiata sulle spalle del suo soccorritore.

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