Ritorni, vecchi amori e rinforzi per una rosa tutta targata Nember: ecco il Foggia che può sognare


L’estate sta finendo e un altro anno se ne va. Trentatré anni fa Righeira vinceva il Festivalbar con un indimenticabile tormentone della storia della musica italiana. Non un tormentone, ma sicuramente un tormento continuo la prima parte d’estate a Foggia, con un processo durato diverse settimane che ha infiammato la città.
E per una volta il sudore estivo avvertito dai foggiani è stato sicuramente freddo, vista la retrocessione in Serie C, inflitta in primo grado dalla procura federale e poi revocata e trasformata in una forte penalizzazione. Tra una sentenza e l’altra, i punti sono diventati – 8, con Foggia più tranquilla e con la dirigenza che ha potuto concentrarsi sul calciomercato sul rush finale.

Gli orologi scorrevano, le domande e i dubbi dei tifosi aumentavano, tanto da intasare tutti i gruppi di Whatsapp e Facebook. Tutte chiacchiere spazzate da quello che a Foggia sembra essere diventato il nuovo sindaco della città: ovviamente il nome è quello di Luca Nember, nuovo idolo indiscusso della piazza che, con un colpo dopo l’altro, ha regalato a Grassadonia una squadra che non ha nulla da invidiare ad almeno 3/4 quarti dell’intera griglia della Serie B. Qualcosa è scattato dopo il ko in Coppa Italia, con il Foggia piegato allo Zaccheria dal Catania e con il mercato in stand-by. Un campanello d’allarme per la dirigenza che si è gettata a capofitto sul mercato, replicando la straordinaria sessione invernale che aveva permesso poi ai rossoneri di Stroppa di salvarsi con largo anticipo, sfiorando la qualificazione ai playoff.
A cominciare dalla prima conferma di Kragl riscattato dal Crotone, ai giovanissimi Ranieri e Gori presi dalla cantera della Fiorentina e Carraro dall’Atalanta, per passare a Bizzarri, Busellato e poi al grande colpo: “Certi amori non finiscono. Fanno dei giri immensi e poi ritornano”. È così che, su questa onda estiva di grande romanticismo, Pietro Iemmello è tornato a vestire la maglia del Foggia. Una nuova sfida, dopo le parentesi di Sassuolo e Benevento per cancellare quell’amaro epilogo della sconfitta in finale playoff contro il Pisa. Pietro immaginava che quella probabilmente sarebbe stata la sua ultima partita con la maglia rossonera e aveva lasciato lo Zac in lacrime, dopo essersi disteso sul manto erboso per minuti che quasi sembravano infiniti. Destino vuole che adesso su quel campo ci ritornerà ma questa volta, sicuramente, con un sorriso in più e tanta voglia di rivincita.
Nelle ultime ore poi Nember ha calato un super pokerissimo finale con l’arrivo di Cicerelli, Chiaretti, Boldor e Rizzo, con un asso su tutti: Cristian Galano che torna a Foggia, a casa sua, dove ha mosso i primi passi con il pallone nella “Gioventù Calcio Foggia” prima di essere notato dal Bari a soli 11 anni. Un foggiano vero, ma soprattutto un bravissimo ragazzo, generoso e riconoscente per una piazza che lo ha accolto come un figlio, facendolo diventare un calciatore professionista. Bari lo ha anche preparato al salto in Serie A con il Parma, che sul gong ha deciso poi di liberarlo per concedergli più spazio: per questo Luca Nember ne ha approfittato, riportandolo a casa.
Una serie di acquisti di prima fascia che hanno dunque spazzato via quello scetticismo iniziale e hanno fatto volare gli entusiasmi. Qualche altro giorno di ultime tintarelle e bagnetti, poi l’unica onda che conterà sarà quella rossonera dello Zaccheria: il Foggia ospiterà il Carpi in una prima finale per ridurre gli 8 punti di penalizzazione. Una punizione pesante, ma con una squadra così i cuori dei foggiani sono decisamente più rilassati.

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