Ricorre oggi il secondo anniversario della canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta proclamata santa da Papa Francesco e di cui domani la Chiesa inserisce il ricordo nel calendario liturgico. “La prima pietra su cui poggia la santità di Madre Teresa è la risposta a una chiamata, è l’obbedienza a una ispirazione divina, vagliata e riconosciuta come tale”, afferma padre Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, autore del volume ‘Madre Teresa: una santa per gli atei e per gli sposati’ edito dalla San Paolo. “Lei parlava di una oscurità, di una assenza di Dio, credeva praticamente di essere atea – ricorda il religioso a Vatican News – Per questo dico che è una santa per gli atei; e anche per gli sposati, perché c’è un’analogia. Nel matrimonio avviene un po’ quello che avviene nella vita dei santi: all’inizio ci sono le attrattive, l’attrazione reciproca, le consolazioni e poi via via può arrivare il tempo in cui non si sperimenta più niente e bisogna continuare ad amare non tanto per la consolazione che si riceve quanto per puro amore. Madre Teresa è un esempio per questo”.