Inter, Spalletti: “Icardi non mi preoccupa, Nainggolan giocherà. Squalifica? Assurda”


Questa sera si apre il sesto turno di campionato. Inter-Fiorentina il big match che aprirà le danze e come di consueto Spalletti è stato protagonista della conferenza stampa di vigilia:

Quanto hanno pesato i cambi fino ad ora? Penso soprattutto a Borja Valero… – “Non solo lui, chi è subentrato ha dato il colpo di grazia all’avversario. Se non altro ci ha provato e questo fa la differenza. Perché il migliore in campo può venir fuori anche dalla panchina, con meno minuti a disposizione. Non si cambia mai per togliere qualcosa alla squadra. Borja mette davanti a tutto il bene della squadra. Più mentalità di Borja avremo in squadra e più potremo contare su soluzioni importanti nel tentativo di fare un passo oltre. Non ci sono dubbi”
Gli attaccanti segnano poco… – “Ci siamo avvalsi della qualità dei tre quattro giocatori che abbiamo in fase di finalizzazione e non tutti sono stati efficienti sotto porta. Mi aspetto che qualcuno faccia più gol e nello stesso tempo chi c’era già cresca ancora di più”
San Siro può essere un nemico in più per l’Inter? – “E’ la scala del calcio e in quanto tale può darsi che qualche volta, all’ultimo gradino, si possa inciampare. Ci può stare che crei apprensione, ma deve essere invece uno stimolo, qualcosa che ti fa superare qualsiasi barriera si possa incontrare nel corso della stagione”
Si aspettava una tale crescita di Brozovic? – “Non siamo intervenuti in quel ruolo sul mercato perché credevamo in lui. Sapevamo che avrebbe potuto prendersi certe responsabilità. Nasce come centrocampista, ma gode di un bagaglio aerobico cristallino e sopra la media e i numeri lo dicono. Chiaro che quando corri tanto, alla lunga, rischi di perdere di lucidità e qualità. In questo senso da lui passa molto”
Preoccupa Icardi a digiuno in campionato? – “Ha fatto un gol pesante in Champions. Tocca gli stessi palloni dell’anno scorso. Gli chiedo io di non rovinare la media visti i gol della passata stagione. Facile rilevare i dati, ma sarebbe interessante andare a valutare quanti palloni può permettere di toccare ai suoi compagni vista l’attenzione che Mauro crea attorno a sé. Quando uno fa certi numeri, chi ci gioca contro involontariamente si focalizza su di lui. Per i difensori è una difficoltà. E quindi sono io a chiedergli di continuare così”
Fiorentina e Cagliari in casa, sabato scontro diretto Juve-Napoli: si aspetta dai suoi una cattiveria da grande squadra? – “Lo sappiamo, abbiamo perso dei punti e ora ne abbiamo vinte due tra campionato e coppa. Siamo migliorati nel carattere e nella testa, cercando il piccolo determinante vantaggio. Non vogliamo però accontentarci, la classifica va ancora messa a posto vista la nostra partenza in Serie A. Stiamo bene e abbiamo necessità di portare a casa altri punti. La Fiorentina è allenata da un tecnico bravo che conosco bene e mi garba anche come persona. Allena una squadra moderna e che sta bene. Pioli ha trovato una unità con il suo ambiente. Se mi chiedete cosa toglierei alla Viola risponderei Firenze. Sono persone senza peli sulla lingua, contenti e partecipi del momento della squadra. Hanno un calciatore come Chiesa che spacca le tattiche della partita con l’uno contro uno in maniera forte. Ma anche noi siamo forti. I nostri tifosi si faranno ancora sentire”
Nainggolan può migliorare solo giocando? – “In questo momento si. Chiaro poi che nell’agonismo delle partite si accumula stanchezza, ma per adesso meglio che giochi”
Come commenta la sua squalifica? – “A volte vado al di là di ciò che è consentito. Sono molto emotivo, ma in questo caso non riesco proprio a capire. È una reazione naturale. Sono solo dispiaciuto e per questo non voglio parlare dell’episodio. Si trattava di un gol importante e ho reagito così. In questo modo però si crea un precedente poi difficile per il futuro”.
E’ la gara più difficile di questo mini ciclo? Cambierà molto la squadra o no? – “Mi scuso intanto per il ritardo. Non sono voluto mancare al saluto a Giorgio Rossi. Riferimento per tutti, elemento d’unione nella Roma. Uno che riusciva a ricompattare ogni cosa. Un fuoriclasse nel suo lavoro. Massaggiava con le mani ma soprattutto con il cuore. Una persona fantastica che mi porterò dietro per sempre. Quanto alla partita di domani. Ho trovato uno spirito corretto in allenamento. Sono tutti disponibili eccetto un problema alla caviglia di un calciatore. È difficile fare bene in tutte le partite anche se ogni elemento è sostituibile. Diventa essenziale portare ogni giocatore al livello pari del blasone del club. Ci siamo vicini”

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