Inter, Spalletti: “Siamo arrabbiati e delusi per i recenti risultati. Con il Tottenham gara della svolta”


Dopo la clamorosa e inaspettata sconfitta contro il Parma, l’Inter vive per la prima volta dopo sei anni una vigilia di Champions League. Spalletti in conferenza stampa ha analizzato il momento e il Tottenham, primo avversario dell’avventura europea:
Brozovic è calato? La squadra non dispone di altri registi… – “Fa troppa strada, gira più del dovuto quando invece dovrebbe toccare palloni più utili. Quando le cose non vanno bene, Marcelo cerca di fare più ruoli e non è corretto. Deve concentrarsi nel mantenere ordine in mezzo al campo”
Come sta D’Ambrosio? Sta pensando a soluzioni diverse dal solito? – “D’Ambrosio continua ad avere dolore nei muscoli a causa di una contusione. Lavora bene ma manca il tempo e il rischio che non ci sia domani c’è. Se così fosse abbiamo comunque possibilità di spostare qualcuno in un ruolo non propriamente suo. Non escludo che si giochi a tre con i due esterni a tutta fascia”
Il Tottenham è una squadra molto intensa: ci sono le armi per rispondere? – “Hanno tecnica, velocità e fisicità. Non mi è piaciuto il calo di intensità visto contro il Parma e solo domani scopriremo se avremo capito la lezione. Oggi dobbiamo solo pulire le scorie di chi ha giocato sabato e lavorare molto sulla rapidità”
Si dice che qualcuno sia poco attaccato alla maglia… – “Io vedo solo calciatori infastiditi dai recenti risultati”
Come si può coinvolgere maggiormente Icardi? – “A Mauro piace attaccare più la profondità. In queste prime partite siamo andati ad affollarla troppo l’area di rigore. Spesso le squadre vogliono fare proprio questo, quindi vanno costrette a rientrare verso il centrocampo. Quando gli spazi sono inesistenti, serve l’estro e la tecnica non facile da trovare in tanti calciatori. Noi qualcuno lo abbiamo, ma non si sono ancora visti come vorrei. In certe situazioni Icardi è uno dei più forti attaccanti che ho allenato. Se lo fai tornare troppo basso non è la soluzione migliore, deve stare comunque vicino all’area”
L’Inter ingloba calciatori con poca esperienza in Champions… – “Diciamo che la voglia di conoscere come funziona la nuova giostra deve creare attrazione. Farci andare al di là del nostro limite. Sono convinto che sarà così e che chi non l’ha mai vissuta sarà felice di farlo”
Le dà più certezza la difesa a tre o a quattro? – “Abbiamo sempre giocato con la difesa a quattro, ma costruito anche sulla retroguardia a tre. Dipende dall’avversario, da quanto vuoi costringerlo a fare le cose che vuoi tu. Basta guardare sempre i video di chi vai ad affrontare”
E’ normale che la squadra improvvisamente si spenga? – “Non lo accetto. Dal 75′ se si va sotto c’è quasi la convinzione che non si riesca poi a riprendere la partita. Deve esserci un sistema che faccia da perno. Certe cose mi sono piaciute poco, dovevamo fare gol sabato. Avremmo dovuto chiudere certe palle, abbiamo fatto buoni cross e recuperato moltissimi palloni sui 70 metri. I numeri non mentono se li andiamo a vedere bene e i ragazzi lo sanno. Noi in questa competizione ci vogliamo rimanere e quindi dobbiamo riprendere quei punti persi nelle prime giornate”
Che match si aspetta da Harry Kane? – “Ha i numeri da attaccante forte. La squadra si appoggia su di lui con i cross che poi trasforma molto bene in sponde per i calciatori che gli ruotano attorno”
Che cosa la spaventa maggiormente? – “Non siamo stati in grado di esprimere le qualità individuali. Ci sono valori ancora troppo bassi in qualche calciatore. Possono sbloccarsi però in qualsiasi partita. Lo spero”
Partire non da favoriti toglie pressioni? – “Spero che la loro determinazione e curiosità, la fatica fatta per arrivare qui, diano forza ai miei. E’ una partita che può farci sterzare”
Cosa vi siete detti in questi due giorni? – “Ho fatto un discorso alla squadra ma poi dipende dalle tempistiche e da ciò che hanno nella testa i giocatori. Si sceglie se andare più leggeri o meno, ma in generale si va in tranquillità. Sappiamo che c’è da mettere qualcosa in più, perché ci aspetta una gara da sogno”
Cosa si deve fare per cambiare marcia? – “Non si possono dare risposte semplici. Di certo non siamo confusi, sappiamo cosa fare. Si hanno responsabilità importanti se i risultati in campionato sono questi e io ne ho una buona fetta. Se prendiamo i numeri, però, non vedo confusione. Non abbiamo comandato come volevamo, siamo calati per intensità e brillantezza, non siamo riusciti a segnare e questo finisce per infondere timore. Proprio perché entri in un mondo particolarmente bello, i calciatori vogliono sentirne i rumori e i suoni, non possiamo che essere pronti per questa partita”
E’ la gara che può farvi svoltare? – “Sono gare che danno moltissimo. Capita a proposito visto il nostro momento. Giocheremo una di quelle competizioni che non baratteresti per niente al mondo. Io l’ho vissuta e dopo non puoi più farne a meno. La Champions è la Disney del football

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