Napoli, questione stadio. Lebro-Venanzoni: “La colpa è del comune!”


“Le dichiarazioni del Presidente De Laurentiis circa la possibilita’ di disputare le partite di Champions del Napoli al San Nicola di Bari hanno un unico responsabile ed e’ l’Amministrazione comunale. L’unico colpevole della rottura dei rapporti istituzionali e’ il Comune, che non e’ stato capace di trovare una soluzione valida per evitare che cio’ accadesse. Ma, ci chiediamo, l’irreprensibile esecutivo cittadino e’ consapevole di cosa possa significare questo per la citta’ e per l’indotto che ruota intorno ad una manifestazione sportiva cosi’ importante? Una perdita senza precedenti, che avra’ notevoli ricadute sull’intera economia cittadina. Alla luce di cio’, abbiamo gia’ inoltrato una richiesta urgente di convocazione della conferenza dei Capigruppo per calendarizzare al piu’ presto una Monotematica sulla questione”. Ad affermarlo sono i Consiglieri comunali David Lebro (La Citta’) e Diego Venanzoni (PD). “Qui si sta perdendo il lume della ragione -stigmatizzano Lebro e Venanzoni- , a danno della citta’ e di tutti i cittadini. Migliaia di famiglie e bambini come potrebbero affrontare centinaia di chilometri per vedere giocare la propria squadra? Per non parlare delle imprese e delle attivita’ commerciali che danno lavoro a tante persone nel quartiere Fuorigrotta che, in un momento di crisi come questo, si vedrebbero privare di evento come la Champions, che porta in citta’ migliaia di tifosi e visitatori. Ma stiamo scherzando o cosa? Non possiamo credere che questa sia l’unica soluzione percorribile”. “Siamo molto preoccupati -concludono Lebro e Venanzoni- perche’ prima hanno esautorato il nostro ruolo di Consiglieri, negandoci addirittura il diritto di accesso a documenti ed informazioni importanti e poi, forti della loro incapacita’ amministrativa, stanno continuando a coltivare il terreno dello scontro. E’ arrivato il momento che il Consiglio comunale faccia la sua parte, ecco perche’ crediamo che solo una Monotematica sull’argomento possa rappresentare uno strumento efficace per riaprire finalmente la strada del dialogo e della mediazione”.

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