Sedicenne uccide coetaneo per un debito di droga nel bolognese


La Procura dei minorenni di Bologna chiedera’ il carcere per il 16enne fermato ieri pomeriggio per l’omicidio di Giuseppe Balboni, il ragazzo trovato morto ieri mattina in un pozzo a Castello di Serravalle, nel Bolognese, dopo che non si avevano piu’ sue notizie da otto giorni. Al giovane, reo confesso, il pm Alessandra Serra contesta l’aggravante dei futili motivi e l’occultamento di cadavere. Ancora non e’ stata fissata l’udienza di convalida del fermo. Il giovane, al termine dell’interrogatorio, ha ammesso le proprie responsabilita’ confessando di aver ucciso l’amico coetaneo sparandogli con la pistola sottratta al padre. L’appuntamento per chiarire vecchi dissapori forse legati ad un debito di soldi e a questioni di piccolo spaccio di droga. E la paura per quanto poteva accadere durante il confronto cosi’ da munirsi della pistola sottratta al padre. Poi la lite e l’omicidio: questa una prima ricostruzione dei carabinieri sulla morte di Giuseppe Balboni, 16 anni, ucciso da un amico reo confesso accusato anche dell’occultamento del cadavere ritrovato ieri mattina in un pozzo artigianale nella campagne di Castello di Serravalle, tra Bologna e Modena. Il giovane arrestato (a cui si contestano anche i futili motivi) avrebbe agito da solo. Sembra dunque poco probabile il coinvolgimento di altre persone nel fatto di sangue maturato, appunto, al culmine di una discussione tra i due ragazzi avvenuta nei pressi della villetta dove viveva il 16enne fermato. Un omicidio maturato al culmine di una lite scaturita da questioni di piccolo spaccio di droga legate ad un piccolo debito di soldi: questa l’ipotesi principale dei carabinieri. Il padre del minorenne fermato per l’omicidio di Giuseppe Balboni sara’ denunciato per omessa custodia dell’arma usata dal figlio. Si tratta di un revolver calibro 38 che il ragazzino si sarebbe procurato, insieme alle munizioni, nella casa dove abita con i genitori. Dopo il delitto e l’occultamento del cadavere nel pozzo, l’arma era stata rimessa nello stesso posto, dove ieri i Carabinieri l’hanno trovata e posta sotto sequestro.

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