Controllo della gara, solidità difensiva e ripartenze incredibili: la Juve Stabia sta diventando la Juventus di Serie C


15 gol fatti e solo due subiti nelle prime 5 partite in campionato più qualche buona uscita in Coppa Italia. Media di tre gol a partita e ritmi di altra categoria, questo è il rollino di marcia della Juve…Stabia. Bisogna specificare perché questi sembrerebbero davvero i numeri di un’altra Juve d’Italia, la Juventus pluricampione che anche quest’anno sta macinando record su record in Serie A e punta con prepotenza alla vittoria in Champions League.
Anche la Juve Stabia di Fabio Caserta, nella terza serie italiana, sta incredibilmente stupendo tutti. Le similitudine, ovviamente con le dovute proporzioni, con i bianconeri ci sono: controllo della gara, difesa solida e ripartanze fulminee con una qualità incredibile. Anche negli uomini è possibile notare qualche somglianza tecnica e atletica, partendo dalla difesa. Roberto Vitiello, laterale destro delle Vespe, quando accellera, dribbla o crossa ricorda vagamente Joao Cancelo, attualmente uno dei terzini destri più forti al mondo. Troest è il Chiellini stabiese, un vero lottatore molto simile al numero tre della Juventus per carisma e leadership. Forse manca il Bonucci della situazione, ma Lino Marzorati, difensore espertissimo che ha calcato tante volte i campi di A, spesso fa partire l’azione dalle retrovie. Allievi sull’out mancino non è Alex Sandro, ovviamente, ma il laterale gialloblu quest’anno ha già mostrato di pungere gli avversari sia in zona gol sia in zona assist.
Passando al centrocampo, Giacomo Calò, regista e mente della Juve Stabia, sta dettando i tempi e le giocate un pò come fa Miralem Pjanic nei bianconeri. La qualità tecnica di base non manca(basti ricordare il gol da calcio d’angolo di qualche settimana fa) al giovane classe 1997 dei gialloblu, certo paragonarlo al bosniaco sarebbe un tantino avventato, ma le prime partite stagionale di Calò stanno confermando quanto sia interessante e fondamentale questo centrocampista. Le mezzali di entrambe le squadre sono decisive per l’economia della manovra offensiva. Da una parte Mastalli e Carlini, dall’altra Matuidi e Emre Can o Khedira. Categorie di calciatori diverse(stiamo parlando anche di campioni del mondo) ma ciò che accomuna questi calciatori sono la corsa mixata alla buona tecnica, qualità utili per aiutare anche in zona gol (vedi Carlini e Mastalli in queste ultime giornate). Infine, gli attaccanti. Qui, per ovvi motivi, la Juventus non ha eguali, non solo in Italia ma forse nel mondo. Dybala, Ronaldo e Mandzukic sono tre fenomeni, ma anche lo Stabia può annoverare tra le sue fila gente di tutto rispetto. A partire da Luigi Canotto, esterno destro dei campani che per velocità e qualità tecnica somiglia molto a Douglas Costa. Quando Canotto decide di accellelare per l’avversario non c’è scampo, stesso discorso per l’esterno brasiliano. Melara, nonostante l’età un pò più avanzata, potrebbe essere paragonato a un suo collega più giovane, ovvero Federico Bernardeschi. Entrambi mancini, entrambi amano rientrare da destra verso sinistra ed entrambi uniscono una discreta forza fisica alla voglia di dribblare sempre e comunque il loro diretto avversario.
Ultimissima chiosa sui due allenatori. Fabio Caserta è un Massimiliano Allegri della Serie C. Il tecnico stabiese, così come il livornese, non ha paura di cambiare in corso d’opera, ama alternare i propri giocatori non avendo una gerarchia fissa della formazione titolare. E così come l’allenatore della Juventus, anche quello della Juve Stabia fa della solidarietà un vero e proprio mantra. Ovviamente la carriera da allenatore di Caserta è appena iniziata e solo ripercorrere in parte ciò che ha fatto Allegri sarebbe un successo. Ma il buon Fabio ha stoffa e ormai la Serie C gli sta quasi stretta. E raggiungere la Serie B con una società, una piazza e una squadra che tanto ama sarebbe veramente fantastico.

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