Inter, Spalletti: “Ringrazio Rafinha, dobbiamo avere autostima ma non arroganza”


Nella conferenza stampa della vigilia di Champions l’Inter manda in sala stampa Miranda e Icardi. Inizia a parlare il capitano dei nerazzurri, a cui viene chiesto come si trova a Milano e se pensa di andar via, Maurito risponde dicendo che a Milano sia lui che la sua famiglia si trovano bene e che ci sono state richieste ma lui è voluto restare e che non c’è la necessità di lasciar Milano. Sempre all’argentino viene chiesto che ricordo ha della sua esperienza al Barcellona, queste le parole del capitano: “La verità è che qui c’è stata una tappa fondamentale della mia carriera, ho imparato tanto sia calcisticamente che umanamente, ringrazio chi mi ha insegnato tanto e mi ha reso ciò che sono”. Per te è una partita importante questa? “Sì il Camp Nou è speciale per me, affrontarli in Champions è emozionante, ho iniziato la mia carriera qui”. A Miranda, senza Messi è un po’ più semplice vincere al Camp Nou? “Senza Messi abbiamo un po’ più di possibilità, ma sappiamo che il Barcellona non è solo Messi, ha tantissimi ottimi giocatori che possono fare la differenza. Anche noi però abbiamo i giocatori e la qualità per vincere questa partita”. Ti sei pentito di aver lasciato il Barcellona? “Ho preso la mia decisione di andar via perché sapevo che sarebbe stato difficile passare in prima squadra, quindi non ho avuto dubbi quando ho avuto la possibilità di trasferirmi in Italia. Non ho rimorsi comunque”. Dopo le tue stagioni piene di gol sei stato accostato al Real e al Barcellona, quando dici di voler restare a Milano ti riferisci solo a questa stagione o no? “Le offerte sono arrivate, ma non sto pensando di lasciare Milano, sono molto tranquillo e sono contento di poter giocare la Champions con questo gruppo. Sono il capitano di questa squadra e voglio onorare e rappresentare l’Inter”. Su Vecino: “Matias è un giocatore fondamentale per noi, corre tanto in mezzo al campo, sa tener palla, ha molta tecnica, è stato cruciale per noi aiutandoci ad essere qui”. A Joao, come si marca Suarez? “Suarez è diverso da tutti gli altri giocatori del Barcellona, è molto intelligente, ho sempre avuto grandi battaglie con lui”. E il Barcellona tutto come si ferma? “Il Barcellona gioca un grande calcio, ma non siamo qui per essere spettatori e cercheremo di vincere”. Mauro, a livello giovanile, hai mai giocato al Camp Nou? “Questa è la pima volta che gioco qui, con la Sampdoria non giocai il trofeo Gamper perché ero in Nazionale”. Joao questa partita è importante per l’economia del girone? “Si, abbiamo un gruppo forte, domani con tre punti guadagni la qualificazione, è importante ma ci saranno anche altre partite”. Joao cosa significano queste partite per me? “Sono partite importanti, mi lasciano contentissimo, non ci sarà Messi, ma ci sono tanti giocatori che in pochi secondi possono fare la deifferenza”. Avete preparato diversamente questa partita? “Le partite si preparano sempre allo stesso modo a prescindere dall’avversario. Conosciamo le nostre potenzialità e abbiamo le qualità per vincere”. Mauro qual è stata la reazione a caldo sull’infortunio di Messi? “Ho pensato che è un peccato, Messi è uno dei migliori al mondo e mi dispiace non ci sia”. Icardi e Miranda vanno via e lasciano il posto a Spalletti. La prima domanda postagli riguarda ancora l’assenza di Messi e su chi sia la favorita, a cui Spalletti replica: “Incontrare una squadra come il Barcellona, pieno di talento in ogni zona del campo, significa partite sempre sfavoriti al Camp Nou. Dobbiamo aver grande autostima che non deve sconfinare in arroganza. Stiamo attraversando un buon momento, ma non conta nulla. Serve una partita di grande sacrificio e dobbiamo dare tutti noi stessi”. Cosa ha pensato tatticamente dopo aver saputo dell’infortunio di Messi? “Per uno che fa il mio lavoro non è facile cambiare l’atteggiamento della squadra soprattutto in funzione di un calciatore. Lui ti fa vedere sempre cose diverse e tu manda in confusione”. Che cambi crede farà Valverde? “Ha a disposizione giocatori con caratteristiche diverse, colgo l’occasione per salutare e ringraziare Rafinha. Mi farebbe piacere vederlo giocare anche se credo ci creerebbe dei problemi”. Il futuro dell’Inter passa da queste due partite, probabilmente entrambe senza Messi, cosa ne pensa? “Con Messi sarebbe stato un Barcellona più forte, ma rimane lo stesso una grandissima squadra. Noi dobbiamo essere una squadra di grande spessore, non succube dell’avversario. Senza di Messi sarà un po’ più semplice”. Questa è la prima notte di gala che i tifosi aspettano da tanto, cosa si sente da dire? “Considerando che manchiamo da questa competizione da tanto tempo, dobbiamo aver l’ambizione di giocare queste partite e non subirle”. Prima abbiamo parlato di Rafinha, le piacerebbe riaverlo? “Ne ho parlato già altre volte, purtroppo avevamo delle scadenze da rispettare e non potevamo fare mercato in entrata, Successivamente era già troppo tardi per riconfermarlo”. Icardi e Miranda, venuti in conferenza prima, sono un indizio sui titolari di domani? “Devo vedere le condizioni di chi ha già giocato, Brozovic va valutato, mentre Perisic ha smaltito il problema. Miranda gioca”. Pensa che la qualificazione passi da questa partita? “Facendo risultato si fanno progressi, ma a prescindere dal risultato domani non ci sarà la metamatica certezza.” Considera questa partita lo step successivo nella crescita dell’Inter? “Si, è una grande opportunità, i giocatori si faranno trovare sicuramente pronti. Sarà una partita chiave”. Chi potrebbe sostituire Brozovic? “Non abbiamo molte scelte in quel ruolo, si possono utilizzare soluzioni diverse”.