Italia, Mancini: “Allan? Non ne abbiamo mai parlato. Giovinco si, Balotelli e Belotti no? Questione di forma”


La Serie A si ferma per dare spazio alla Nazionale. L’Italia avrà il doppio impegno, prima con l’Ucraina in amichevole, e poi in Nations League contro la Polonia. Il CT Mancini ha parlato in conferenza delle convocazioni, delle sfide e su tanti altri temi relativi alla nazionale:
“Critiche giuste dopo le prime partite? Io leggo poco i giornali, abbiamo intrapreso una strada e sapevamo che non sarebbe stata semplice. Abbiamo perso contro i campioni d’Europa schierando una squadra ‘under-23 e mezzo’. Abbiamo schierato tutti i giocatori la scorsa volta, ma abbiamo comunque ricevuto critiche. Il nostro obiettivo è qualificarci per l’Europeo. La Nations League è meglio delle amichevoli, ma il nostro obiettivo rimane l’Europeo.
Convocazione di Giovinco? Sta facendo bene da diversi anni, ha 31 anni, lo monitoravamo e volevamo vederlo dal vivo, come sta effettivamente. Non ha avuto possibilità di venire, ora c’è.
Vittorie in Champions League delle italiane? Ci fa piacere, quando vincono è importante. C’era qualche italiano.
Balotelli e Belotti? Questioni tecniche, non sono in un momento di forma straordinaria. Fanno parte di questo gruppo, quando torneranno al 100% non dovrebbero esserci problemi. In questi due anni, tutti avranno possibilità di arrivare.
Perché Zaza e non Belotti? Non è una questione di movimenti, sono giocatori diversi. Belotti non è al massimo della condizione, ho preferito lasciarlo a casa e farlo allenare per tornare quello che era qualche tempo fa. Magari sarà deluso ma sa che non c’è nessuna preclusione.
Convocazione di Piccini? Credo che sia meglio che giochi all’estero, almeno gioca! Ha avuto diverse esperienze, lo seguiamo da tempo. Lo avrei chiamato nella prossima tornata. Può avere un futuro importante.
Nations League, pericolo retrocessione? L’unico problema potrebbe essere quello di andare al sorteggio per gli Europei, magari rischi di prendere squadre forti. Dobbiamo fare il massimo e cercare di arrivare primi, siamo ancora in ballo.
Arrivato il momento di Barella? Sta dimostrando di avere delle qualità, è già la seconda volta che viene qui. Anche lui ha grande prospettiva, ha bisogno di tempo per cercare di migliorare. Solo il campionato può farlo crescere.
Convocazione di Allan? Non ne abbiamo mai parlato.
Marotta nel Club Italia? Faccio l’allenatore, non credo si sia messo a giocare (ride, ndr).
Mi aspetto che alcuni prendano in mano la Nazionale? Purtroppo la squadra non è andata al Mondiale, un po’ di prestigio lo ha perso. Speriamo di fare un ottimo lavoro, abbiamo fatto dei cambiamenti. Per giocare in Nazionale non basta il 70%.
Pellegrini, Bernardeschi e Insigne: continuerò sugli spunti dal club? Devo prendere spunti, il campionato ci dà una mano. Certe situazioni si potrebbero portare in Nazionale. A Insigne chiesi nell’ultimo raduno di non tornare troppo indietro.
Genova prova generale per la Nations League? I giocatori un mese fa non erano al massimo della condizione, volevo avere il rispetto della condizione.
Gasperini troppo severo con Chiesa dandogli di ‘cascatore’? Bisogna capire anche il momento degli allenatori, ci sta uno sfogo dopo la partita. Lui è un ragazzo giovane con qualità enormi, deve lavorare e far le cose per bene. Anche ai nostri tempi qualcuno si buttava per andare a cercare un rigore.
Rapporto con le società? Non abbiamo problemi, cerchiamo di avere rispetto di tutti.
Visita al Ponte Morandi? Importante giocare questa partita a Genova, spero di portare ventiquattro ore di gioia.
Il nuovo sistema Football Integration Data? Una cosa rivoluzionaria, c’è stato un corposo investimento per tale database.”

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