“La serie A è scarsa, posso ancora essere importante”, così affermava Cassano. Intanto riparte dall’Entella, non era meglio smetterla definitivamente?


Antonio Cassano torna in campo e ha iniziato ad allenarsi con la Virtus Entella, squadra militante nel campionato di Serie C ma in attesa di capire ancora il suo futuro con i vari processi e ripescaggi vari per la Serie B. Insomma la situazione non è certamente florida per il club di Chiavari ma nonostante questo, il buon vecchio Fantantonio ha deciso comunque di rimettersi in gioco. O forse avrà scelto questa destinazione perchè molto vicina a casa? Boh, chissà, staremo a vedere.
“Oggi è stata una giornata stupenda, dove sono tornato in campo. Sono molto felice. Devo ringraziare il presidente Gozzi che mi ha dato questa opportunità: ho fatto questa scelta di tornare ad allenarmi e lo ringrazio. E’ una scommessa che ho fatto per i miei figli e mia moglie”. Lo ha detto Antonio Cassano, ospite di SkySport, al termine del primo allenamento di ieri con l’Entella. “Basta cassanate, sono cresciuto, e non voglio dare delusioni a loro” ha aggiunto. E infatti, ancora delusioni? Basta Antò, sei grandicello ormai.
“Il più grande spreco di talento del calcio italiano”, questa è la frase che rappresenta di più Cassano e sarà stata ripetuto almeno 10mila volte. Però, il talento di Bari Vecchia, ormai ex giocatore di calcio da qualche anno a questa parte, continua ad affermare di “essere ancora importante visto il basso livello dell’attuale Serie A”. Non ha tutti i torti, certo, il campionato italiano non è paragonabile alla Premier League ma così pena non farà visto che il miglior giocatore del mondo è sbarcato in Italia pochi mesi fa. Ma questo è un dettaglio, perché Cassano è sempre stato abituato a parlare abbastanza a vanvera, senza troppa logica, e probabilmente lo sa anche lui di non essere più all’altezza e di non poter giocare più ad alti livelli. Forse nella terza serie italiana potrebbe fare la differenza, forse. Anche perché quel campionato è molto fisico e la tecnica sopraffina del barese è inutile quanto la forchetta per il brodo. Forse avrebbe fatto molto meglio a restare a casa con i suoi figli, perché a detta di molti il ruolo del padre gli riesce benissimo. Ma siamo in un paese democratico e ognuno è libero di fare qualsiasi tipo di scelta. E a proposito dei suoi figli, in una recentissima intervista, il comico Cassano ha dichiarato di “aver consigliato ai miei figli uno sport diverso dal calcio, tipo il tennis. Perché con un cognome del genere devi essere più forte di tuo padre per emergere, quindi devi essere ai livelli di Messi per riuscirci”. Bene, la frase fa ridere, ma gliela concediamo, perché alla fine Antonio è stato sempre un burlone vecchio stampo e paragonarsi a Messi è solo una battuta di cattivo gusto.
Ma adesso bando alle ciance, il rettangolo verde lo aspetta. Sedute di allenamento dure e asfissianti all’età di 36 anni saranno una passeggiata per uno sportivo e un esemplare atleta come lui. Quindi non resta che ammirare qualche sua grande giocata alla grandissima Virtus Entella, sempre se non abbandona prima la barca e molla di nuovo tutto. Dalle parti di Verona ne sanno qualcosa. Alla fine, però, un grosso in bocca al lupo e un bentornato nel calcio che “conta” gli va detto. Anche perché di fortuna gliene servirà abbastanza.

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