Napoli, De Magistris: “Spero che gli attori smettano di far diventare miti i boss nei film”


“Mi spaventano molto le fiction televisive dove gli attori rendono simpatico il linguaggio camorristico del boss: attori e attrici che sono l’orgoglio della nostra citta’ ma che manifestano una certa difficolta’ quando li chiamo per smitizzare quel modello nelle scuole”. Lo ha detto il sindaco di NAPOLI, Luigi de Magistris, che oggi ha preso parte, nella sala convegni del Centro Europeo di Studi di Nisida, all’incontro “Devianze giovanili e pratiche di intervento”. “Capisco i contratti televisivi, – ha detto ancora il primo cittadino – pero’ dobbiamo decidere tutti da che parte stare. Se qualcuno pensa che il tema della devianza minorile sia solo di competenza del sindaco, della magistratura e delle forze dell’ordine allora abbiamo gia’ perso. Il mondo della comunicazione e’ fondamentale”. “Abbiamo il dovere di raccontare – ha detto ancora il sindaco – sopratutto per chi l’alternativa non la vede, o la vede con maggiore difficolta’, perche’ ha i genitori in carcere e vive in certi contesti”. de Magistris ha ricordato che a NAPOLI, “si stanno costruendo alternative che pero’ non si vedono”. Dopo avere lodato “il grande lavoro” che le forze dell’ordine, la magistratura e degli istituti di pena minorile, come quello svolto ad Airola e Nisida, l’ex magistrato ha concluso il suo intervento dicendosi convinto che “un ragazzo uscito da un istituto di pena minorile, che diventa testimone di legalita’, vale piu’ di un sindaco, di un magistrato, di un poliziotto e di un carabiniere, perche’ racconta ai suoi coetanei qual’e’ il male e il bene”. All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, il procuratore presso il Tribunale dei Minori di NAPOLI, Maria de Luzenberger, il questore, Antonio De Iesu, e il comandante provinciale dei carabinieri Ubaldo del Monaco.

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