Napoli, organizzata l’area medica per le Universiadi


Oggi, negli uffici del commissario straordinario Gianluca Basile si è affrontato il tema dell’organizzazione dell’area medica delle prossime Universiadi di NAPOLI. Due i pilastri dell’organizzazione: la Regione, attraverso le sue Asl, e gli atenei campani Federico II, Universita’ Vanvitelli e Fisciano (Salerno) con le loro facolta’ di Medicina. Scelti i referenti medici: saranno il dottor Vincenzo Caputo, dirigente dell’Asl NAPOLI 1 Centro per quanto concerne i servizi offerti dalla Regione; e il professor Amato De Paulis, ordinario di Medicina della Federico II, come espressione delle universita’. A loro tocchera’ coordinare l’esercito di medici e infermieri cui sara’ affidata la salute degli oltre 8mila atleti attesi in Campania nel 2019. Nel corso del tavolo, cui hanno preso parte con il commissario Basile, anche Mario Forlenza (direttore generale Asl NAPOLI 1 Centro); Vincenzo Viggiani (direttore generale Policlinico Federico II); Arturo Romano (in rappresentanza del coordinamento del Servizio Sanitario regionale presso la Giunta Regionale), oltre agli stessi Amato De Paulis e Vincenzo Caputo, sono stati messi a fuoco diversi temi. Nelle prossime settimane si provvedera’ al reclutamento del personale che verra’ fornito dalle strutture sanitarie della Campania (almeno un centinaio i medici necessari e altrettanti gli infermieri) e delle ambulanze equipaggiate. Tra le misure gia’ prese la presenza di un presidio medico permanente nei luoghi in cui alloggeranno gli atleti, e dunque alla Stazione Marittima di NAPOLI, a Caserta e a Salerno. Inoltre, in collaborazione con la Federazione Medico Sportiva, verranno garantiti circa 600 test antidoping (sangue e urine) secondo i protocolli della Nada, alcuni dei quali saranno effettuati a sorpresa. Dal tavolo e’ emersa anche la necessita’ di garantire una serie di controlli all’arrivo delle delegazioni per contrastare la diffusione di eventuali malattie infettive.

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