Recap NBA: Griffin fa 50, Pelicans e Nuggets sanno solo vincere


Solo tre partite giocate nella notte, ma non sono mancate le emozioni. A Detroit, la squadra di Dwane Casey ospita i 76ers. Philadelphia conduce quasi sempre la gara salvo gli ultimi minuti del quarto quarto in cui si trova a dover inseguire. I ragazzi di coach Brown si ritrovano anche in vantaggio ma un fadeway di Griffin ristabilisce la parità e una tripla sbagliata da Saric manda la partita al TS. Nell’overtime partono meglio i Pistons che allungano di 6, ma i 76ers ricuciono lo svantaggio, complice una giocata spettacolare di JJ Redick che in uscita da un blocco mette a segno una giocata da quattro punti e che fa passare phila da uno svantaggio di due lunghezze ad un vantaggio di due punti. Sul ribaltamento di campo Griffin trova due punti più il fallo, trasforma il libero e Detroit vince 133-132. Primo cinquantello della stagione NBA firmato proprio da Blake Griffin, per lui alla fine saranno 50 i punti conditi da 14 rimbalzi. Tra i sixers 33 punti per Embiid e 30 per Redick, partito nello starting five al posto di un malcolncio Simmons. I Pelicans sfidano, sul parquet amico, i Clippers. I padroni di casa impongono il solito pace altissimo al quale ci hanno abituato da inizio stagione, i losangelini provano a giocare a questi ritmi folli, ma nel terzo quarto subiscono un parziale che non riusciranno più a rimontare. Si conclude 116-109 per la squadra di Alvin Gentry, con Davis, serio candidato al premio di MVP, autore  di 34 punti e 13 rimbalzi (di cui 5 offensivi). Per i Clippers sono ancora Harris e Gallinari i top scorer, con rispettivamente 26 e 24 punti. A Denver non ci si ferma più, la squadra rivelazione di inizio anno, contro i Kings, colleziona il quarto successo in altrettante partite e vede tutta la Western Conference dall’alto verso il basso. La partita non è mai in discussione e alla fine del terzo quarto la vittoria è già tra le mani dei Nuggets. 126-112 il tabellino finale, non grandi prestazioni individuali a causa dello scarso minutaggio di ogni giocatore e di un’ampia rotazione fatta da Malone.

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