Recap NBA: i Raptors calano il pokerissimo, prima vittoria Lakers, Curry fa 51


Sono state 11 le partite giocate nella notte NBA e non sono mancate le soprese. Ad Atlanta la squadra di casa ospita i Mavericks e sono proprio gli Hawks a spuntarla, per 111-104, e a portare a casa la vittoria, complice un ultimo quarto tutto a favore e un Bazemore autore di 32 punti. A Cleveland i Cavaliers perdono ancora e sono l’unica squadra (aspettando OKC) che ancora non vince in stagione, AAA Lebron cercasi. Alla Quicken Loans Arena i Nets vincono 86-102, grazie soprattutto ad un ottimo terzo periodo in cui rifilano 21 punti di differenza ai Cavs. Gli Heat, in casa, ospitano i Knicks e offrono una prestazione complessivamente migliore di quella dei newyorkesi, vincono in tutte le voci percentuali al tiro e forniscono più assist e rimbalzi di squadra. 110-87 il risultato in favore degli Heat, 22 per Whiteside e 21 Richardson. I Raptors vincono ancora, quinta vittoria in altrettante partite, per 112-105 contro i Timberwolves, grazie a un ridotto vantaggio costruito nel primo quarto e poi gestito nel resto della partita, nonostante una serata da 50% al tiro oltre l’arco degli ospiti. Top scorer del match, ancora una volta, Kawhi Leonard con 35 punti. A Chicago vincono i Bulls di uno splendido Lavine, che rispetta le medie stagionali e conclude con 32 punti. 112-110 il tabellino finale, gli Hornets provano la rimonta nel finale, ma non basta e sono costretti a tornare a casa con una L. I Jazz, che ormai non stupiscono più, vincono a Houston nonostante la prestazione di The Beard che conclude con 29-5-7, ancora squalificato CP3. Tra le fila dei mormoni spiccano i numeri di Mitchell, vero catalizzatore offensivo, che chiude con 38-5-7. Finisce 89-100 al Toyota Center. A San Antonio, i Pacers hanno vita facile e vincono 96-116 contro gli Spurs, presi di mira da troppi infortuni nel backcourt. I Pacers tirano bene sia dal campo che da oltre l’arco, 53% in entrambi i casi e il MIP uscente, Oladipo mette a referto 21 punti. A Milwaukee i Bucks fanno a stelle e strisce la difesa dei 76ers, in particolare nel secondo quarto, nel quale mettono a segno ben 49 punti. Tra i sixers rientra Simmons, ma non basta per evitare una sconfitta. 123-108 il risultato in favore dei padroni di casa, tripla doppia sia per Simmons (14-13-11) che soprattutto per Antetokounmpo  (32-18-10). Ottime prove individuali anche per Middleton (25) ed Embiid (30+19). A Phoenix i Lakers centrano la prima vittoria stagionale e dell’era Lebron. Il top scorer però è Lance Stephenson con 23-8-8, Lebron fa 19-7-10. Parziale di 20 punti subito dai Suns nel secondo quarto, che non riusciranno più a rimontare, finisce 113-131. In una sfida da tanking tra Kings e Grizzles, la spuntano i primi per 97-92. Per Sacramento 23 punti da Hield e 21 da Fox. Per Memphis Conley chiude con 27-6-5, ma non basta per evitare la sconfitta. L’ultima gara della notte vede i Warriors ospitare i Wizards, in un match con punteggi (almeno per la squadra di casa) da all-star game, 144-122 il tabellino finale. Curry fa il season-high dell’intera lega, dopo i 50 di Griffin di ieri, ne mette 51 con il 63% al tiro e un irreale 11/16 da oltre l’arco, a dimostrazione ancora una volta di essere il miglior tiratore della storia del basket. Durant passa in secondo piano ed è tutto dire perché comunque chiude con 30-8-7. GSW dimostra ancora che quando tutti girano, come accade spesso, non ce n’è per nessuno.

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