Si costituisce a Frosinone l’ex consigliere comunale di Castellammare De Iulio


Nella giornata di ieri l’ex consigliere comunale della città di Castellammare di Stabia, Massimiliano De Iulio, si è costituito al carcere di Frosinone. Il politico dovrà scontare una condanna a tre anni diventata definitiva lo scorso 15 settembre per estorsione aggravata nei confronti di alcune vittime di usura per conto del boss pentito di Scafati, Romolo Ridosso ma stabiese di origine. Le accuse nei suoi confronti erano emerse nel corso dell’inchiesta contro il clan Loreto-Ridosso di Scafati e nata dalle dichiarazioni dei pentiti. In particolare Alfonso Loreto, figlio dell’ex boss Pasqualino (pure lui pentito da anni) nell’aprile del 2016 aveva raccontato alla Dda:”Ricordo che Luigi Ridosso di Romolo residente in Castellammare ci portò Massimo Di Iulio in quanto doveva re­cuperare dei soldi per un lavoro non eseguito. Tutti noi del gruppo ci interessammo facendo delle pressioni e costui in seguito pagò la somma di 6.000/7.000 euro nelle nostre mani. Risolto il problema, De Iulio si sarebbe voluto “disobbligare” riconoscendo ai Loreto-Ridosso una quo­ta della cifra recuperata. Allorché il De Iulio voleva compensarci con 2.500 euro, noi gli dicemmo che non volevamo i soldi ma che poteva m andarli a Di Martino Luigi per il mantenimento in carcere. Successivamente ho avuto modo di incontrare Luigi Di Martino alla presenza di Fiorentino Di Maio (altro presunto affiliato ai Cesa­rano coinvolto nell’ultima inchiesta ndr) e in quella occasione Di Martino negò di aver mai ricevuto quella somma”. Con la sentenza definitiva Massimiliano De Iulio molto noto in città ieri ha preferito costituirsi per evitare l’onta dell’arresto e delle manette a casa davanti ai figli. Stessa sorte anche per l’altro stabiese coinvolto nel processo e condannato per gli stessi reati a tre anni di carcere: l’imprenditore Carmine Di Vuolo.

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