12 anni fa si spense un pezzo della storia artistica napoletana


Un pezzo della recente storia artistica napoletana si spense 12 anni fa. Era il 12 Novembre e nell’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, a seguito di un arresto cardiocircolatorio, morì Mario Merola. Merola è stato un cantante, un attore, compositore e conduttore televisivo italiano. Era soprannominato il “Re della sceneggiata” per essere riuscito a dare a questo genere tipicamente locale una popolarità e dimensione nazionale facendo raggiungere un successo sconosciuto prima. Ne nacque così un vero e proprio genere cinematografico, dando un volto alla sceneggiata. Mario Merola, infatti, non si limitò all’interpretazione vocale di brani di repertorio della canzone classica napoletana ma rivalutò il genere musicale-teatrale della sceneggiatura napoletana che, durante la prima metà del ‘900, era molto diffusa nel napoletano. La riprese con successo, e fu capace di espanderne il successo a livello nazionale, ben oltre i confini campani. Merola, ad oggi, rappresenta un pezzo importante della cultura teatrale, musicale e sociale di Napoli e della Campania. A Mario Merola alcuni neomelodici hanno dedicato diversi brani, tra i quali: Faje parte e chesta storia, Grande Merola, Al Re Merola, Maestro Merola. Nel 2009 al grande cantante, nel quartiere napoletano di Sant’Anna alle Paludi, viene innalzata una lapide in busto celebrativa. La lapide creata dallo scultore Domenico Sepe, recita: a Mario Merola ambasciatore della canzone napoletana nel mondo. Il 17 giugno 2018 il disc jockey italiano di origine inglese Mr. Phil pubblica l’album strumentale Neomelodicgangstabeats, formato da dieci tracce strumentali realizzate esclusivamente con campioni neomelodici napoletani degli anni ’70 e ’80. In copertina sono presenti i volti di Mario Merola e Mario Trevi.