Inquinamento Fiume Sarno, Liberi e Uguali interroga il ministro Costa


Castellammare di Stabia. Il problema inquinamento del Fiume Sarno arriva in Parlamento. Ad interrogare il ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, i deputati Frantoianni e Muroni di Liberi e Uguali e il deputato del gruppo Misto Lello Vitiello.
Di seguito il testo scritto presentato dai deputati di Liberi e Uguali On. Nicola Fratoianni e On. Rossella Muroni.
“Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.— Per sapere – premesso che: gli eventi atmosferici della scorsa settimana hanno messo in mostra tutte le criticità del territorio campano; nell’agro nocerino- sarnese scorre il Sarno, il fiume più inquinato d’Europa, che nei giorni scorsi è stato caricato oltre che dei volumi enormi di acqua dovuti alle precipitazioni, anche di un’enorme quantità di inquinanti sotto forma di una considerevole quantità di rifiuti di plastica che di fatto hanno intasato la foce costringendo le autorità locali a riaprire l’unica griglia posizionata a proteggere il versamento di rifiuti solidi in mare; la griglia in questione non riesce a bloccare l’enorme quantità di rifiuti determinando una situazione di inquinamento e di degrado constatato in questi ultimi giorni in maniera eclatante; la vicenda delle plastiche è solo uno dei tanti problemi legati all’inquinamento del fiume; in merito al progetto della doppia foce del Sarno della regione Campania, esso, tra l’altro, non prevede percorsi di naturalizzazione con ingegneria ecologica per favorire un recupero verde di aree oggi degradate e di fatto, quindi, non disponibili ai cittadini sotto forma di un parco fluviale pubblico, rischiando, a parere dell’interrogante, che il progetto sia solamente un’ulteriore colata di cemento, utile solo a spendere risorse pubbliche e degradare ulteriormente un territorio già ferito; occorrerebbe procedere prioritariamente al dragaggio del fiume dai fanghi tossici accumulatisi negli anni sul fondo –:
se e con quali strumenti il Governo intenda intervenire, per quanto di competenza e in sinergia con la regione, sulle criticità esposte in premessa e che sono alla base della pesante situazione di inquinamento del Sarno, che rappresenta la principale causa di inquinamento del golfo di Napoli;
se e con quali strumenti intenda intervenire, per quanto di competenza e in collaborazione con la regione, per risolvere l’inquinamento da metalli pesanti che proviene da Solofra tramite il torrente Solofrana, dal momento che in quell’area insistono sversamenti abusivi da parte della maggioranza delle concerie della zona che in questo modo evitano di usare il depuratore e quindi di contribuire ai costi di gestione, col risultato che infatti oggi è fallito;
se e quali iniziative intenda adottare, anche promuovendo una verifica da parte del comando dei carabinieri per la tutela dell’ambiente per fare chiudere tutti gli sversamenti abusivi, sia fognari che industriali e di allevamenti di bestiame, che contribuiscono pesantemente all’inquinamento lungo tutto il corso del Sarno;
se sia a conoscenza che la maggioranza delle città dell’agro sarnese non ha i collettori fognari collegati ai depuratori e se tale intervento prioritario sia tra le opere che il Governo intende finanziare per quanto di competenza;
se sia a conoscenza che, oltre al problema dell’inquinamento, esiste l’annosa vicenda delle piene che in questi giorni ha arrecato non pochi danni ai cittadini che abitano nei pressi della foce”.