La mamma è morta, anzi no. Annullato il funerale in chiesa


“Uno spiacevole equivoco nella comunicazione tra medico e familiari sulle condizioni cliniche della paziente ricoverata al Santissima Annunziata di Sassari”. Così l’azienda ospedaliero sanitaria di Sassari in merito alla vicenda della donna di 80 anni data per morta ma ancora viva e sulla quale è stata aperta una verifica (“audit”) interna.

“Per questo ci scusiamo con la famiglia della signora che ora si trova ricoverata in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione”, spiega il direttore sanitario dell’Aou di Sassari Nicolò Orrù che precisa: “nessuna richiesta di donazione è mai stata fatta alla famiglia”. Piuttosto sarebbe stato un “fraintendimento”: “l’ipotesi prospettata dal medico del reparto, che ha comunicato con la famiglia, è stata presa come un dato di fatto”. “Come prevede la procedura, infatti – spiega l’Aou in una nota – la richiesta di disponibilità alla donazione può essere fatta soltanto in presenza di una diagnosi di morte cerebrale. Che non si è mai verificata”
A Uri, il paesino dell’hinterland sassarese in cui vive, avantieri le campane avevano già suonato a morte. E i familiari, ormai rassegnati, si erano già accordati col parroco per celebrare il funerale. Tutto pronto: bara acquistata e trafila burocratica conclusa per il loculo. Solo che la donna di 80 anni protagonista di questa singolare vicenda è ancora viva: è in condizioni gravi, ricoverata nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santissima Annunziata di Sassari, ma ancora lotta e la sua prognosi è riservata.

Lunedì mattina la figlia l’ha trovata nel bagno di casa, in terra, in stato di semi-incoscienza, colpita da un ictus. L’anziana è stata trasportata in ospedale a bordo di un’ambulanza dell’associazione di volontariato e ricoverata in terapia d’urgenza. Qualche ora dopo i parenti sono tornati in ospedale per sapere le sue condizioni. “È morta cerebralmente, ormai non c’è più nulla da fare – avrebbe detto loro un medico del reparto – Se volete potete firmare l’autorizzazione all’espianto degli organi”, sarebbe stato il suggerimento.

Addolorati, hanno firmato e hanno acconsentito all’espianto delle cornee. Rientrati in paese, si sono dedicati ai preparativi per il funerale della congiunta. Ma ieri mattina, tornati in ospedale, hanno scoperto che la vecchina è ancora viva: trasferita in Rianimazione, dove si trova tutt’ora, grave ma ancora viva.

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