Pedopornografia. Condannato dipendente pubblico di Torre del Greco


Il gip Chiara Bardi del Tribunale di Napoli ha condannato D. S. F., uomo di mezza età di Torre del Greco, dopo che ha ammesso le proprie colpe in sede di patteggiamento, per detenzione di materiale pedo pornografico. Il procedimento a carico del torrese nasce da un indagine partita nel mese di marzo 2017. L’uomo, che ha sempre svolto lavori impiegatizi, prima in un comune della penisola sorrentina e poi un un ente a Ercolano, è anche un volto storico della compagnia teatrale di una chiesa torrese. È nei locali della Chiesa, difatti, che ha inizio la tragica storia per cui gli è stata inflitta la pena di anni 1 mesi 4 di reclusione.
L’uomo che ricopriva un ruolo di rilievo rispetto all’attività teatrale svolta coinvolgendo i ragazzini della zona, stando ai fatti denunciati, invitava questi ultimi a casa propria.
Ebbene, l’ eterno single, facendo leva sull’ingenuità dei ‘piccoli’ attori, che all’epoca avevano dieci anni, li invitava a toccarsi o masturbarsi in sua presenza.
Il pretesto era quello di aiutarli sessualmente a diventare forti, così come aveva già fatto con altri. E per attestarne l’evoluzione gli diceva che fosse necessario riprenderli con la videocamera. Talvolta anche convincendoli a consumare rapporti sessuali semicompleti.
Su quegli episodi, però, la magistratura non è potuta andare a fondo. Gli abusi ebbero luogo tra il 1994 ed il 1998, per cui il reato di atti sessuali con minorenni è andato in prescrizione e, per quei fatti, l’uomo non è stato processato.
Ciononostante, l’8 giugno 2017, il presunto pedofilo subiva una perquisizione domiciliare dai Carabinieri di Torre del Greco, in occasione della quale venivano rinvenuti centinaia di file video, insieme con delle vecchie VHS, relative a filmati pornografici i cui protagonisti erano appunto soggetti minori. E tra le riprovevoli scene di bambini che subivano azioni sessuali furono ritrovate anche quelle relative a oltre venti anni addietro, dove un bimbo nel pieno della sua fanciullezza si concedeva ad atti di autoerotismo. Una tragedia esistenziale, per chi all’epoca era solo un fanciullo, che si è scontrata con la fortuna dell’uomo libero e felice da due decenni a questa parte. E davvero bravo a recitare