Pompei. Folla ai funerali di Pasquale, il ricordo del Vescovo Caputo


Pompei. “Pasquale si faceva amare da tutti”. Parenti, amici e conoscenti. Una folla commossa ha voluto salutare quest’oggi Pasquale Manzo. Il 14enne è morto in Algeria. Il ragazzo si era diretto, insieme alla famiglia, all’estero in occasione del ponte del 1 novembre per trascorrere del tempo con il padre militare in servizio presso l’ambasciata italiana. Stava giocando nel giardino quando è morto, Pasquale stava facendo delle capriole ed ha battuto la testa. Nella giornata di ieri il corpo del 14enne, con la passione per la musica e per il calcio, è atterrato a Roma per poi fare rientro a Pompei dove quest’oggi si è celebrato il funerale presieduto dall’arcivescovo della città mariana Tommaso Caputo. “Quello che è accaduto ci rimanda alla precarietà dei nostri disegni – afferma il prelato durante l’omelia. E’ stato alunno del Santuario. Gli insegnanti lo ricordano come uno studente dolce ed educato. Eccelleva nella storia, matematica e scienze. Molto religioso e qui, nella chiesa del Sacro Cuore, è stato battezzato e ha avuto la prima comunione”. Oltre agli amici di scuola era presente anche l’intera amministrazione comunale. Pasquale Manzo era il nipote del vicesindaco di Pompei, Carmine Massaro. “Questo dolore improvviso – dice Mons. Caputo – ci rende vicini. La famiglia si ritrovava gioiosa insieme dopo mesi di lontananza ma questo incontro si è trasformato in una trappola mortale. Non esiste un perché, non esiste umanamente una parola. Vogliamo che emerga la luce della fede. Non bisogna perdere la speranza davanti alla morte e credere in quanto scritto nel Vangelo. Chi crede in me non morirà ma vivrà in eterno”.