Reggina, Girella: “C’è l’ipotesi di una prima squadra in futuro, l’Urbs senza progetti non mi interessa, se mi chiamassero i Praticò?…”


Ospite della trasmissione “Fuorigioco” condotta dal collega Andrea Ripepi, il gestore del centro Sportivo Sant’Agata e del marchio Reggina Calcio- Antonio Girella – ha rilasciato delle dichiarazioni molto importanti per quanto riguarda il suo futuro nel mondo del calcio.

Sulla Reggina Calcio- La mia sfida è stata quella di far vivere giuridicamente la Reggina Calcio. Sto facendo di tutto per riavvicinare i tifosi alla Reggina Calcio. Dopo aver lavorato molto sulla struttura, lavoreremo per quanto riguarda l’aspetto sportivo. Una società sportiva deve anche mettere in atto l’aspetto sportivo. La prossima stagione non so se ci sarò io, il mio contratto scade nel 2019. Sicuramente si guarda a cosa sta succedendo in casa Urbs. Ad inizio stagione abbiamo scelto di non fare una prima squadra perché sarebbe stato  anti produttivo. Quello che accadrà in futuro si vedrà…L’investimento fatto quest’anno, se tutto andrà bene, andrà a fare un pareggio di bilancio in futuro.

Sul Sant’Agata- L’interesse mio è stato da sempre il centro sportivo, marchio e nome sono arrivati in seguito. Mi sono ritrovato in una situazione sociale ed imprenditoriale strana, io ho tra le mani la Reggina Calcio ed ho l’obbligo ed il dovere di valorizzarla. Abbiamo fatto una richiesta di cambio di denominazione tardiva, c’è da puntualizzare che questa richiesta è stata mandata all’ufficio legale della FIGC  che dopo due mesi ci ha risposto che l’unico impedimento è stata solo la tempistica. Per la prossima stagione non credo ci saranno impedimenti. Quest’anno le mie offerte sono state pubbliche, ho messo delle condizioni economiche giuste e vantaggiose. Non c’è stato però l’accordo. Io ho avuto contatti con Taibi, Branca e l’assessore Latella. Con i Praticò direttamente non ci sono stati contatti. Lo spazio per la Reggina al Sant’Agata c’è e ci sarà sempre, bisogna solo trovare l’accordo.

Due Reggine? E’ normale che ci potrebbe essere l’ipotesi di una squadra il prossimo anno, ma è solo un’ipotesi. L’augurio di tutti è che ci sia una Reggina. Ma una Reggina che comprenda TUTTI e con un progetto serio. Queste spaccature non aiutano nessuno. Oggi c’è una situazione sportiva in cui non bisogna aspettare l’imprenditore importante, c’è una situazione diversa da Bari dove è stato proposto un pacchetto completo. Reggio non ha questa situazione. È difficile sedersi con qualcuno che voglia investire in un progetto che non c’è. Bisogna decidere se fare proposte a persone già dentro l’ambiente o creare un gruppo di imprenditori che vogliano mettere i loro soldi per un progetto importante. Nel secondo caso bisogna mettere indietro protagonismi e tutto ciò che è negativo in un gruppo. La base deve essere un progetto, non “vediamo se riusciamo a finire il campionato”. Serve sicurezza a livello economico. Oggi avere le cose divise (stadio, centro sportivo) non aiuta. Il comune non può permettersi alcuni sborsi, ognuno deve autogestire le proprie strutture. 

I rapporti con Foti- Con Lillo Foti ci siamo visti 20 minuti , quando mi ha consegnato la pagina Facebook.

E con Praticò- Con Praticó non ci siamo confrontati, siamo in due strade separate. Io partecipo ad un progetto solo quando ci sono le idee chiare, l’Urbs adesso non mi interessa. Il loro numero è nella mia rubrica, se mi chiamassero risponderei.

Progetti per il futuro- Qui servono dirigenti e tecnici che mettano la loro professionalità. Prendiamo come esempio la Palmese che con pochi soldi sta facendo un campionato straordinario. Non servono solo tanti soldi ma anche idee. Il bando (sulla gestione) è articolato, non so se ci sarà un tempo preciso. Nel 2019 mi auguro che ci sia un gruppo importante pronto ad unire tutte e due le parti. Parlare di ipotesi non ha senso, servono progetti. Io creo, chi arriva decide. Io andrò avanti sennò che senso avrebbe avuto quest’anno cercare di arrivare al pareggio di bilancio?Io sono aperto a tutti, però ci devono essere sempre le condizioni. Quando parli di Reggina Calcio ti aprono le porte ovunque, ma attualmente io non mi vado a sedere al tavolo con imprenditori in queste condizioni. Non posso proporre pacchetti separati…

Messaggio ai tifosi- La Reggina è una parte di noi, fa parte delle nostre giornate. Lo sport è sempre stato una guida per la città. Ai tifosi dico che i reggini sanno uscire dalle situazioni difficili, prima o poi se ne uscirà. Serve l’interesse da parte di tutti. Sono fiducioso. 

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