Castellammare. LeU: “La Città ha bisogno di una svolta, contro la camorra e per lo sviluppo ma il sindaco è fermo”



Castellammare di Stabia. “Le preoccupanti notizie su Fincantieri, quelle degli arresti di esponenti della criminalità, la crisi delle Terme, lo stato in cui versa la Città, l’avvio della discussione sul DOS richiederebbero una forte e immediata iniziativa; un atto di coraggio e un cambio di passo, ma il Sindaco rimane fermo – a dirlo è il consigliere comunale di LeU Tonino Scala e la coordinatrice Laura Della Monica. Le brutte e preoccupanti notizie circa l’ulteriore ridimensionamento del Cantiere con la previsione dell’eliminazione dello scalo, se confermate, richiedono una risposta immediata e unitaria.
E noi, nell’esprimere sostegno ai lavoratori e alle organizzazioni sindacali, finanche la piena condivisione e adesione alle iniziative e alle lotte che metteranno in campo, chiediamo che si convochi subito un Consiglio Comunale aperto alla città, ai lavoratori, alla Regione, alla città metropolitana, ai parlamentari, ai consiglieri regionali. Sindaco non rimanga fermo! La foto da matrimonio fatta con Bono, l’Amministratore Delegato di Fincantieri, sembra sia stata già riposta nell’album polveroso dei ricordi.
Ma di cosa avevate parlato? Abbiamo più volte denunciato – continuano – la penetrazione della camorra in tanti e troppi settori della vita della nostra città e gli arresti di questa mattina di esponenti della criminalità, grazie al lavoro svolto dalle forze dell’ordine e dalla Magistratura, nei cui confronti riaffermiamo il nostro pieno sostegno, confermano la gravità della situazione. E noi, che non abbiamo mai sottovalutato il problema, abbiamo chiesto e chiediamo che si faccia piena luce anche sui rapporti con la politica, sui condizionamenti messi in campo nel corso delle elezioni. Avevamo invitato il Sindaco a non chiudere gli occhi, a fare un gesto, a richiedere l’invio della Commissione d’accesso. Sindaco è ancora in tempo, lo faccia! Convochi il Consiglio Comunale, noi siamo pronti a votare un OdG per richiedere che il Prefetto e il Ministero dell’ Interno si muovano in tal senso. Occorre recuperare ritardi, assenze, annunci inconcludenti, errori che hanno trascinato la nostra città in una situazione davvero difficile: blocco degli investimenti (basterebbe la sola lettura dei Piani per le Opere Pubbliche che sono stati approvati in questi anni per evidenziare l’entità del disastro), appalti sbagliati, opere non concluse (vedi Casa del Fascio); finanziamenti persi e non attivati (considerando quelli pubblici e privati si tratta di oltre 80 milioni di euro). Ma il disastro non si ferma a questi aspetti. Coinvolge e investe settori importanti della nostra economia:
il fallimento delle Nuove Terme, insieme al fatto di aver consentito la distruzione radicale dello stabilimento;
le Antiche Terme chiuse e in parte già vandalizzate;
Fincantieri ridotta a cantiere ridimensionato e di supporto -senza una missione- in un periodo, dove abbondano invece le commesse;
l’area del porto commerciale permane senza un chiaro piano d’investimenti, a partire dall’ abbattimento dei Silos, dall’assegnazione dei chioschi;
gli interventi per il dissesto idrogeologico e per il Sarno ancora al palo;
Marina di Stabia che non decolla e non completa le opere a terra.
Tanti, troppi posti di lavoro persi.
Tanti, troppi i giovani senza lavoro e le famiglie che vivono in condizioni difficilissime. Castellammare, come ci dicono anche i dati, sta da anni vivendo un periodo davvero complicato.
Alle spalle abbiamo anni e vicende che, oltre all’incuria e all’incapacità politica, hanno visto in campo alcune forze che hanno contrapposto una visione chiusa e di parte rispetto all’idea di rilanciare il fronte a mare, il termalismo e il turismo, gli spazi pubblici, la valorizzazione delle nostre risorse ambientali e culturali, la riqualificazione dei quartieri e del Centro Antico.
La pretesa, poi, di realizzare un piano casa ottuso e selvaggio, utilizzando alcune aree industriali, oltre che non utile per la città, si è dimostrato poco realistico e sbagliato per le condizioni economiche del Paese e delle famiglie.
Il programma Più Europa si è arenato anche per queste ragioni.
Sindaco queste cose lei le sa, le conosce bene anche per i ruoli istituzionali ricoperti in questi anni. E poiché solo adesso -dopo 10 anni- si rimette mano al DOS, avrebbe dovuto essere più coraggioso nel delineare un piano di ripresa e di rilancio della città.
Serve, in questo momento della vita della città, non vivere questi passaggi in modo scialbo, come un puro adempimento burocratico, con qualche comunicato di circostanza.
Occorre l’ambizione di riattivare luoghi e occasioni di partecipazione, di chiedere alle forze interessate, ai giovani, alle tante competenze di cui Castellammare è ricca, alle parti sociali, alle associazioni di contribuire a realizzare uno scatto nuovo: “Il progetto comune di tutti noi stabiesi per Castellammare”.
Il progetto di una Città che esprima un netto contrasto alla camorra, che sappia difendere Fincantieri e Terme, sostenere le forze imprenditoriali sane, che rilanci il Turismo e valorizzi la sua principale forza: i suoi giovani.
Sindaco, nel suo agire manca questo respiro!
Lo dimostrano i pochi atti approvati in questi sei mesi, la rinuncia a svolgere un ruolo su Terme, su Fincantieri, sull’area Portuale, il silenzio calato sui tempi per l’avvio della convenzione per la Reggia di Quisisana.
La scelta, poi, di non convocare il Consiglio Comunale denota, oltre che insicurezza e mancanza di proposte, la preoccupazione che possano esplodere contrasti e contraddizioni in seno alla stessa maggioranza.
Stiamo ancora attendendo che sia riconvocato il Consiglio Comunale su Sint, Terme e Piano per il Lavoro ( il cui termine ultimo di adesione è il 18 Dicembre 2018).
Ci saremmo aspettati che l’ avvio della discussione sul Dos avvenisse, insieme agli altri momenti previsti, anche attraverso un primo confronto che coinvolgesse i consiglieri comunali.
Scappare e continuare solo con gli annunci è una strada che non porta a sbocchi positivi, come dimostra il passato, e soprattutto si dimostra dannosa per la città.
Sindaco, convochi subito un Consiglio”!