Castellammare. Nato morto al San Leonardo, l’Asl: “Non è un caso di malasanità, necessaria chiarezza”



Castellammare di Stabia. Sarà eseguita nella giornata di domani l’autopsia sul corpo del bambino, figlio di una coppia di Poggiomarino, nato morto qualche giorno fa. Sulla vicenda la Procura di Torre Annunziata vuole fare luce ed ha aperto un fascicolo. Sono quattro gli indagati per omicidio colposo a seguito della denuncia presentata dalla 34enne, madre del piccolo. Nonostante due controlli positivi, il feto e’ morto in utero. Non e’ un caso di malasanità, ma l’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, nel quale si e’ verificato il caso, e l’Asl Napoli 3 Sud intendono comunque accertare ogni spetto della vicenda. Lo specifica una nota dell’azienda sanitaria che ricostruisce come il 24 novembre scorso, nel reparto di ostetricia del nosocomio e’ stato accertato un caso di morte in utero (prima del parto) alla 39,6 settimana. Una donna in gravidanza, T.O., e’ arrivata all’ambulatorio per effettuare un controllo programmato, ed e’ stata sottoposta a un esame cadiotocografico, che ha rilevato l’assenza di attivita’ cardiaca fetale; le indagini successive hanno confermato la diagnosi di morte in utero. La paziente aveva effettuato due delle visite previste nel corso della gravidanza nell’ambulatorio dell’unita’ operativa di ostetricia e i controlli effettuati erano risultati nella norma, “non evidenziando alcun segno di allarme del benessere fetale”. La morte del feto dunque era un evento “imprevisto ed imprevedibile” che “trova riscontro nei dati della letteratura scientifica in circa 1 su 1.500 casi prima della 38a settimana e 1 su 700 casi tra la 39 a e 42 a settimana”. L’Asl Napoli 3 Sud e tutti gli operatori “sono vicini alla famiglia in questo terribile momento, consapevoli che i professionisti hanno messo in campo le procedure assistenziali previste per questa evenienza”. “La direzione Asl Napoli 3 Sud e di presidio, comunque, intende fare chiarezza su quanto accaduto, anche se dai primi elementi disponibili e dalle iniziali valutazioni emergono un corretto operato dei sanitari nella gestione clinica del caso e un adeguato assetto organizzativo-assistenziale del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Castellammare”. “Sono state avviate tutte le procedure per individuare le possibili cause”, sottolinea la nota.