Inquinamento dell’aria, è emergenza. 7 mln di morti in un anno di cui 500mila bambini


Sono oltre sette milioni di morti ogni anno. E’ il drammatico dato delle vittime dell’inquinamento, secondo l’Oms, che fotografa una situazione ormai al limite. L’allarme sui rischi dei cambiamenti climatici viene rilanciato al convegno promosso a Roma dall’Istituto Superiore di Sanita’, da oggi al 5 dicembre, che varera’ una Carta Internazionale firmata dai piu’ importanti esperti su salute e clima alla presenza di oltre 500 ricercatori provenienti da piu’ di 30 Paesi, nel corso del primo Simposio Internazionale Health and Climate Change. In tutto il Sud Europa, Italia inclusa, ricorda l’Iss, i cambiamenti climatici stanno causando un aumento degli eventi meteorologici estremi come ondate di calore, piogge intense e allagamenti costieri, una espansione di nuove specie di vettori di malattia e sono associati ad un peggioramento della qualita’ dell’aria e al rischio incendi aggravato dalla siccita’. Secondo le stime piu’ recenti in Italia entro il 2100 i giorni di ondata di calore aumenteranno in modo esponenziale, da 75 fino a 250 giorni all’anno, secondo i due scenari estremi di piu’ basse e piu’ alte emissioni di gas serra. Il “profilo italiano” sul clima che cambia e il suo impatto sulla salute mette in evidenza come l’Italia, per la sua posizione geografica, per l’estensione longitudinale, le sue caratteristiche orografiche e idrografiche, l’estrema eterogeneita’ meteo-climatica, lo stato diffuso di inquinamenti post-industriali, unito a una vulnerabilita’ idro-geologica e sismica, e’ un vero e proprio laboratorio di ricerca sull’impatto del cambiamento climatico sulla salute. Mostra in modo chiaro e inequivocabile come siano necessarie, per tutelare la salute umana, azioni specifiche di prevenzione, politiche e strategie nazionali di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici in atto. L’Organizzazione Mondiale della Sanità già lo scorso ottobre aveva lanciato un allarme di vaste proporzioni. E’ considerato come ‘il nuovo tabacco’ e causa la morte di 600mila bambini di età inferiore ai 15 anni ogni anno a causa di infezioni respiratorie acute. L’Oms ha pubblicato un rapporto che rivela che ogni giorno, circa il 93% dei bambini sotto i 15 anni (1,8 miliardi di bambini) respira aria così inquinata da minare seriamente la loro salute e il loro sviluppo. Secondo l’Organizzazione, circa il 91% degli abitanti del mondo respira aria inquinata: questo porta a 7 milioni di morti ogni anno.Nel 2016 lo smog ha provocato la morte di 543.000 bambini sotto i 5 e di 52.000 bambini tra i 5 e i 15 anni. Il rapporto spiega anche che le donne incinte esposte all’aria inquinata hanno maggiori probabilità di partorire prematuramente e di avere bambini con basso peso alla nascita.L’inquinamento atmosferico colpisce anche lo sviluppo neurologico e le capacità cognitive dei piccoli. Inoltre, i bimbi che sono stati esposti a livelli elevati di inquinamento atmosferico possono essere a più alto rischio di sviluppare malattie croniche come le malattie cardiovascolari più avanti nella vita.Uno dei motivi per cui i più piccini sono particolarmente vulnerabili agli effetti dell’inquinamento atmosferico è che respirano più velocemente degli adulti e quindi assorbono più inquinanti, afferma l’Oms. Inoltre, i bambini vivono più vicino al suolo, dove alcuni inquinanti raggiungono i livelli massimi, in un momento in cui il loro cervello e il loro corpo sono ancora in via di sviluppo.I neonati e i bambini piccoli sono anche più vulnerabili all’inquinamento atmosferico nelle famiglie che utilizzano regolarmente tecnologie e combustibili inquinanti per cucinare, riscaldare e illuminare.

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