Pompei. Comune, Santuario e Parco Archeologico uniti per compilare un piano di evacuazione


“Una qualsiasi emergenza impone agli operatori di protezione civile tutta una serie di non facili scelte: una eruzione, a differenza di quanto avviene per i terremoti, è prevedibile anche se, ancora oggi, non è possibile stabilire quale sarà il suo andamento.
Certamente, di fronte ad un allarme vulcanico è possibile operare la scelta apparentemente più comoda per gli operatori di protezione civile: ordinare “a scopo precauzionale” la completa evacuazione dell’area. Ma per quanto tempo? Una situazione di allarme vulcanico può durare anche anni e i danni (economici e sociali) di una evacuazione possono essere anche altissimi.
Urge pertanto un Piano di Evacuazione che tenga conto di questi fattori di rischio e che venga elaborato da tutte le realtà che operano sul territorio vesuviano, e nel nostro caso, sulla nostra città.  Non è pensabile che un’amministrazione comunale, soprattutto quella di Pompei, elabori un Piano di Evacuazione senza un confronto forte con il parco Archeologico e con il Santuario. Oggi siamo qui per questo. Per guardarci negli occhi e cominciare a lavorare insieme ad un rischio sempre e gravemente sottovalutato”.
Con queste parole il sindaco Pietro Amitrano ha aperto i lavori al primo tavolo di confronto, organizzato dalla VI Commissione (che si occupa anche di Protezione Civile), tra Comune, Parco Archeologico e Santuario, sul Piano di Evacuazione che dovrà essere redatto a breve.
Erano presenti, oltre al primo cittadino, gli assessori Ramunno e Massaro, i consiglieri Pasquale Caravetta , Lello De Gennaro e Mario Estatico, il dirigente Gianfranco Marino e il vice comandante dei Vigili Urbani Fontanella. Per il Santuario di Pompei ha partecipato l’avv. Varone, mentre mancava un rappresentante della Soprintendenza.
Oggi il primo incontro interlocutorio. Ma è nelle intenzioni di tutti stringere i tempi e realizzare il Piano nel più breve tempo possibile. Anche in considerazione del fatto che la città è in attesa di un finanziamento regionale di circa 75mila euro, per potenziare il servizio di Protezione Civile.

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