Reggina, i calciatori scelgono di interrompere il silenzio: “Sciopero per la giornata del 23 dicembre”


L’AIC e i calciatori professionisti attualmente tesserati per l’URBS REGGINA 1914 S.r.l., denunciano la propria inaccettabile e insostenibile condizione lavorativa. I calciatori ancor oggi non hanno ricevuto il pagamento delle mensilità di settembre, ottobre e novembre 2018. Parimenti non sono risultano corrisposte le ritenute IRPEF e i contributi previdenziali sin dallo scorso mese di luglio 2018 e, alla data odierna, la Società non ha ancora proceduto a sostituire l’inidonea garanzia prestata all’iscrizione al campionato in corso, che dovrebbe garantire il pagamento delle retribuzioni dei calciatori.  Appare evidente, pertanto, come la società versi oggi in una situazione di grave incertezza economica, aggravata dalla presenza di azioni esecutive da parte di fornitori, lasciando poche speranze sulla possibilità di proseguire il campionato fino al termine della stagione sportiva. A ciò si aggiunga che l’intero ambiente di lavoro appare inadatto allo svolgimento delle ordinarie attività lavorative. Fino ad oggi l’intera rosa della Prima Squadra ha continuato ad allenarsi con impegno e spirito di sacrificio, per rispetto verso la città e verso i tifosi, dando fiducia a una Società che nel corso degli anni ha sempre mostrato serietà e oculatezza gestionale. Siamo alle porte del Natale; le difficoltà ora evidenziate stanno pregiudicando anche la serenità familiare di molti calciatori e rendono impossibile lo svolgimento dell’attività lavorativa in modo dignitoso e consono alla categoria. Per tali motivi l’AIC e i calciatori professionisti tesserati con la società URBS REGGINA 1914 S.r.l., dichiarano lo stato di agitazione e preannunciano sin d’ora lo sciopero per la giornata di domenica 23 dicembre 2018, auspicando che la Società, posto il preavviso di sciopero, adempia al pagamento delle somme contrattualmente dovute per tutte le mensilità ad oggi maturate entro venerdì 21 dicembre 2018, in modo così da evitare l’esercizio del diritto di sciopero”.

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