Castellammare. Scafarto risponde alla Lega: “Necessario fermare il commercio illegale, il tavolo interforze compete alla Prefettura”


Castellammare di Stabia. L’assessore alla Legalità e Sicurezza, Scafarto, bacchettato dalla Lega risponde al consigliere comunale Morlino e al coordinatore Giovanni Tito, sulla vicenda relativa al commercio illegale ad opera di extracomunitari in villa comunale. Un problema che deve essere fermato dice l’assessore. Poi demanda alla Prefettura la convocazione del tavolo interforze dimenticando, però, che in una città il capo della sicurezza è il sindaco, in questo caso Cimmino, e che dal primo cittadino deve essere sollecitata la Prefettura alla convocazione di tutte le forze armate presenti in città.
“Il tema – dice Scafarto – del contrasto all’abusivismo commerciale, sollevato dalla Lega, rientra tra gli obiettivi inclusi nel programma elettorale, che intendiamo rispettare. Stiamo lavorando per perfezionare sinergie imprescindibili con le altre forze di polizia, – ha continuato Scafarto – allo scopo di risolvere definitivamente l’annosa questione. Gli interventi messi in campo finora sono stati perlopiù basati sulla prevenzione, ma ci hanno comunque consentito di sequestrare molta merce contraffatta e di identificare diversi extracomunitari nei cui confronti sono stati poi adottati i provvedimenti amministrativi previsti dalla legge. Comprendiamo perfettamente le rimostranze espresse dalla Lega ed anche da Fratelli d’Italia, sensibili a questa tematica che rientra certamente tra quelle che dovremo affrontare in maniera più decisa di qui a breve. Ci tengo però a precisare che né il sindaco né l’assessore alla Sicurezza hanno la facoltà di convocare il tavolo interforze, ruolo che spetta unicamente alla Prefettura. Siamo pronti a mettere in campo ogni azione mirata a risolvere un problema che è circoscritto ad un settore della città e da tempo non coinvolge più la villa comunale. Un problema a cui è necessario porre fine, perché la vendita di merci contraffatte alimenta gli affari della camorra e non può essere tollerata”.

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