Foggia, Padalino: “Le partite si possono perdere, ma ci sono modi e modi. Serve trovare equilibrio”


Un match importante e dal sapore speciale per Stroppa che torna a Foggia, questa volta da avversario, allo stadio Pino Zaccheria, e per i tifosi rossoneri, gli stessi che il 23 aprile del 2017 festeggiarono con lui una promozione in Serie B attesa da 19 anni, ritrovando il sorriso dopo quella finale play-off persa dalla squadra di De Zerbi contro il Pisa.
Lo 0-2 imposto dal Crotone grazie alle reti di Rohdén e Zanellato regala una svolta in campionato alla squadra di Stroppa che si posiziona a quota 17 punti, mentre il Foggia si ferma a 18 punti.
Nel post partita è poi intervenuto l’allenatore rossonero, Pasquale Padalino, che ha analizzato la sconfitta della sua squadra:
“Abbiamo pensato, analizzando le partite del Crotone, che con un centrocampo a 3 avremmo ridotto il loro palleggio. I due gol hanno influito molto, hanno cambiato l’inerzia della partita, il primo su un errore evidente che poteva capitare a chiunque. Cristian è amareggiato, lui poi, da foggiano, lo sente in maniera particolare. Da squadra però non siamo stati bravi a rimediare, manchiamo ancora di equilibrio e delle giuste coperture. Speriamo di superare quanto prima queste difficoltà. Tonucci ha avuto un problema al malleolo, aspettiamo di capire nello specifico cosa ha. Le letture i calciatori le fanno in maniera individuale. Boldor ha giocato meglio il secondo tempo che il primo, ha fatto partita in un ruolo non suo. Obiettivamente Gerbo non può fare il terzino, non gli riesce meglio.
Sotto di due gol ho preferito mettere Chiaretti che, stando in quella posizione, conosce già i tempi.
Ho confermato la linea dei tre centrali che a Carpi hanno fatto una buona gara e sono convinto che Boldor rispetto a Ranieri abbia qualcosa in più fisicamente. Non è una bocciatura per il ragazzo.
Una sconfitta non ci fa cambiare la valutazioni su una squadra e nemmeno una vittoria ci avrebbe fatto diventare il Real Madrid. Le partite si possono perdere, ma ci sono modi e modi.”

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