Napoli. Rapinavano autotrasportatori di tabacchi: presi in due


All’alba di questa mattina gli uomini del Commissariato San Ferdinando hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli su richiesta del P.M. presso la Procura della Repubblica di Napoli nei confronti di A. R e E. M., entrambi napoletani con pregiudizi specifici, rispettivamente di 46 e 49 anni, ritenuti responsabili di una serie di rapine commesse tra il 2017 e il 2018 ai danni di trasportatori di casse di sigarette del valore di decine di migliaia di euro. Dopo approfondite indagini effettuate dagli agenti del Commissariato sotto il coordinamento della locale Procura, è emerso che i due rapinatori, utilizzando un veicolo di marca Fiat Doblò, avevano messo a segno diverse rapine con contestuale sequestro di persona ai danni di autotrasportatori di tabacchi lavorati esteri, ricorrendo sempre alle medesime modalità. Una volta localizzato il furgone interessato, uno dei due rapinatori si avvicinava alle spalle delle vittime e, con una pistola puntata dietro la schiena, intimava loto di prelevare i colli dal furgone e di riporli in quello da loro utilizzato. Dopo essersi accertati che tutto il materiale fosse stato spostato, i malfattori, sempre sotto la minaccia di armi, chiudevano le vittime all’interno del furgone aziendale per poi dileguarsi, facendo perdere le proprie tracce. Le indagini, partite dall’analisi delle denunce delle vittime, dalle quali è emerso che tutte le rapine erano state commesse da soli due uomini con l’utilizzo di un Fiat Doblò bianco, sono proseguite con il ricorso a laboriose ed approfondite attività di indagine, tra cui l’analisi delle immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza, che hanno consentito di ricostruire il percorso dei rapinatori e di risalire quindi alla loro identità.I due, considerate le gravi modalità e circostanze dei fatti e la trasgressiva personalità desumibile altresì dai precedenti specifici, sono stati ristretti nel carcere di Poggioreale. Proseguono le indagini per attribuire agli stessi soggetti altre rapine commesse con le stesse modalità nella provincia di Napoli.