I dem di Scafati attaccano il centrodestra: “Commissari assenti, la città è nel degrado. Colpa della peggiore classe politica che ha governato la città”


Scafati. Il partito democratico di Scafati ne sottolineare l’assenza della Commissione Pefettizia rispetto ai problemi del quotidiano attacca la precedente amministrazione sciolta per infiltrazioni camorristiche.  “Strade sporche, luci spente, tasse al massimo, vivibilità al minimo, attacchi ai lavoratori, una Commissione straordinaria assente dai problemi del quotidiano e nella programmazione del futuro Se siamo giunti fin qui è per colpa della peggiore classe politica che abbia mai governato la nostra città. Volevano fare la storia, e ci hanno lasciato con un Comune sciolto per camorra e con oltre trenta milioni di euro di debito – è quanto dice in una nota Michele Grimaldi Segretario del Partito Democratico di Scafati – Questa destra, sotto nuove e vecchie maschere, si sta riorganizzando, per continuare ad usare la nostra città e la nostra comunità per i propri interessi personali: organizza assemblee, prepara liste, stringe accordi qui e altrove. Non le sono bastati i danni prodotti: errare è umano, perseverare è diabolico, accanirsi contro la realtà è alibertiano. Noi, che in questi anni ci siamo opposti a camorra e corruzione, a cattiva amministrazione e clientelismo, non possiamo rimanere fermi a guardare. Abbiamo il dovere di liberare definitivamente la città, e costruire una Scafati finalmente capace di guardare al futuro, investendo in solidarietà, sviluppo sostenibile, lavoro. Sappiamo che per farlo abbiamo bisogno delle migliori energie e delle migliori competenze, e soprattutto di unire: storie, generazioni, idee. Per questo il 28 settembre abbiamo lanciato un appello a tutte le forze sane della nostra comunità: a confrontarsi, costruire un percorso comune, mettere da parte le ambizioni personali legittime e meno legittime, guardare al bene della città. Non perché debba vincere una parte piuttosto che l’altra, ma perché la nostra città è a un bivio, e tra macerie e ricostruzione ognuno è chiamato a fare la propria parte. In quest’ottica abbiamo acquisito una generosa disponibilità da parte dell’ingegnere Michele Russo ad essere il candidato Sindaco del nostro schieramento: una disponibilità al servizio di un progetto, non una velleità personale di quelle che pure infestano il dibattito politico. E questa disponibilità l’abbiamo comunicata e proposta alla città, e a tutti i partiti, i movimenti, i comitati, che abbiamo incontrato e stiamo incontrando. In maniera pubblica, perché è giusto che il confronto avvenga alla luce del sole. Su questo abbiamo avuto numerosi riscontri positivi nell’opinione pubblica, nel mondo del lavoro e delle professioni, in quello dell’associazionismo e del volontariato. Ci ha lasciato un po’ perplessi, invece, l’atteggiamento di un pezzo di ceto politico, tutto concentrato a discutere del proprio ombelico: i simboli delle liste, i tecnici e i politici, i politici si ma solo quelli che già amministravano quando io non avevo nemmeno diritto al voto, i portavoce dei comitati civici contro i partiti che però firmano comunicati stampa con esponenti provinciali dei partiti, tattiche, tatticucce e giochetti ricordo peggiore della peggiore prima Repubblica. Tutto questo poco interessa noi, e poco interessa la città. A noi interessa discutere del programma e di chi possa degnamente rappresentarlo. E questo continueremo a fare: fino al 10 febbraio, quando in un nostra assemblea pubblica cominceremo finalmente a navigare in mare aperto. Per Scafati, con tutta la Scafati che c’è.” CLICCA QUI E METTI MI PIACE ALLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK