Il divorzio di San Valentino: termina un ciclo, non l’amore


È ufficiale, Marek Hamsik lascia Napoli ed il Napoli dopo 12 anni e si accasa al Dalian Yifang. Una storia d’amore lunga, folle, contornata da amore della tifoseria per il beniamino slovacco e ben ricompensata dal ragazzo il quale, in terra partenopea, ci è giunto ragazzo ed è poi andato via da uomo. Dodici anni di emozioni, successi, record, qualche trofeo e perché no anche di timori. Il primo gol in maglia azzurra contro la Sampdoria nel lontano 2007, e sempre contro la squadra doriana, nel dicembre 2017, batte il record del miglior marcatore della squadra partenopea, Diego Armando Maradona (non uno qualunque), fermo a 115, toccherà anche a “Palo e fierro” Bruscolotti abdicare e lasciare il trono di calciatore con maggior presenze in maglia azzurra. Indimenticabile saranno anche i tre trofei vinti, come la Coppa Italia 2011-2012 dove la Juventus campione d’Italia cadde sotto i colpi di Cavani e…ovviamente lui, Marek Hamsik. Arriverà una seconda Coppa Italia due stagioni più tardi ed una Supercoppa Italiana dove lo slovacco alzerà da capitano il trofeo. In estate poi qualcosa cambia, Marekiaro pare non avere più stimoli e le sirene provenienti dall’Oriente tentano molto. Ancelotti però ci mette del suo e trattiene lo slovacco ancora un po’ all’ombra del Vesuvio, rimandando la partenza nel giorno di San Valentino, quello degli innamorati. Si, perché quella di Marek Hamsik e la terra partenopea non è una semplice parentesi di un calciatore giunto dal Brescia e andato via alla fine di un ciclo. Marek Hamsik e Napoli è una storia d’amore, un amore lungo, sconfinato. Un amore che, nonostante l’addio, nel giorno di San Valentino varrebbe la pena celebrare. Termina un ciclo, restano i ricordi, ma anche il legame resta indissolubile.

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