Spalletti: “Non siamo ancora qualificati. Stiamo crescendo collettivamente”


L’Inter è chiamata domani a completare il discorso qualificazione con il Rapid, dopo la vittoriosa trasferta di Vienna per 1-0. Spalletti, dalla sala stampa del Suning Training Center presenta la sfida. Cosa la squadra dovrà evitare di fare domani? “Il secondo tempo dell’andata. Dopo il gol abbiamo trovato scioltezza, ma dobbiamo stare attenti perché so cosa vuol dire vincere a Mosca. Ripeto hanno personalità e qualità per metterci in difficoltà. Non siamo ancora qualificati. Le differenze tra Icardi e Lautaro: “Ho detto che sono simili ma come tutti i calciatori forti possono coesistere. Sono due prime punte, Mauro è più bravo in area, Lautaro dialoga più con la palla. Lautaro deve ancora far vedere di avere quella eccezionale bravura in area di Mauro, la sua assenza per noi è pesante”. Inter favorita per la vittoria finale? “Siamo almeno in cinque o sei. Non ci sono favorite, ci sono alcune squadre con più possibilità e noi ci siamo dentro. Le prossime gare vedranno se siamo in grado di mantenere le aspettative che questi colori hanno. Vogliamo andare fino in fondo”. Sul cambio di rotta recente: “Alcune attenzioni hanno fatto la differenza. Hanno difeso il terzo posto e se andremo agli ottavi bisognerà mettere in evidenza la qualità anche di chi gioca meno. Per noi è fondamentale perché il risultato è figlio di questi particolari. Infortuni e squalifiche limitano e avere il supporto di giocatori come Candreva è importante”. Cosa cambia tra Icardi e Lautaro per la squadra? “Non molto. Sicuramente finalizzatori come Icardi ne esistono pochi, ma deve migliorare nella manovra, aspetto più presente in Lautaro. Sottolineo comunque la crescita collettiva”. Fastidioso non essere più in Champions? Un po’ più di un po’, ma bisogna sempre prendere il risultato che viene dal campo e analizzare tutto quello avremmo potuto fare. Se non abbiamo fatto tutto, poco ci manca. Quel centimetro in più, dopo aver macinato diversi chilometri, potevamo farlo. Faremo tesoro di questa importante esperienza che stiamo portando avanti. Su come evitare un nuovo periodo negativo: Queste cose non si risolvono con i like e con le chat, ma con lo stare insieme. Diventa tutto vero così e in questo caso se ci si ricorda come si faceva una volta tutto diventa più facile. Si dicono e fanno le cose che ci sembrano giuste. A me non è riuscito sempre di essere giusto ma ci ho messo tutta l’attenzione possibile. Tento sempre di farlo, senza andare a spezzettare troppo. La mia è una squadra che sa ragionare e prendere notizie dalle competenze che servono, dalle regole che vogliono correttezza. Fondamentale per lavorare bene, tutti dobbiamo rendere conto professionalmente a qualcuno. Noi dobbiamo soprattutto dare conto ai nostri tifosi”. Sulla disponibilità di Keita: “Dobbiamo aspettare ancora qualche giorno per poterlo dire con certezza”.

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