Spalletti: “Tutte le partite sono esami, la Fiorentina è in ottime condizioni”


Dopo la convincente vittoria con il Rapid, valsa la qualificazione agli ottavi di Europa League, in cui incontreranno l’Eintracht Frankfurt, i nerazzurri tornano domani in campo a Firenze, in una sfida che promette spettacolo. Spalletti presenta così la sfida, prima a Inter Tv: “Chi ha giocato in Europa li rivedremo solo nel pomeriggio in allenamento, proviamo a concentrarci adesso sulla Fiorentina. I nostri calciatori hanno però parecchio conoscenza della Viola, squadra in eccezionale condizione che ha lavorato bene con il mercato. Pioli ha trovato la giusta quadratura, la sua squadra sa aspettare e ripartire in velocità. Momento positivo? Sicuramente prima abbiamo vissuto un momento particolare nel quale non riuscivamo a fare punti, ora però abbiamo ritrovato le nostre qualità. Eintracht? Avversario forte, può ambire ad arrivare in fondo, ma nel nostro dna c’è la competizione e la voglia di giocarsela contro queste squadre. Hanno vinto un girone di assoluto livello, ma noi abbiamo più conoscenze in Europa. Ci fa piacere andarsi a misurare a questi livelli di calcio”. Inizia poco dopo la consueta conferenza stampa dell’allenatore di Certaldo.
Prova decisiva domani? “Lo sono tutte le partite perché tutte ti danno la possibilità di ricevere gli stessi punti e come si è visto in precedenza non è che sia accertato che ti venga consegnato questo bonus, te lo devi sempre guadagnare sul campo. E’ toccabile il fatto che la squadra abbia fatto meglio in questo periodo e messo a posto delle cose che ultimamente non ci riuscivano molto, ma come si è visto si è assottigliato il margine di vantaggio e se non vinci le altre si avvicinano. Per cui dobbiamo vincere”. Sulle inseguitrici: “Sono ottimista perché la squadra sta bene. Se fossi stato preoccupato lo sarei stato dall’inizio perché quelle squadre che si stanno avvicinando sono quelle con cui dovevamo confrontarci dall’inizio. Alla Roma, quando io la allenavo, eravamo 25 punti avanti. Il fatto di lottare con loro è un traguardo raggiunto. Al Milan eravamo dietro quando siamo arrivati e il Milan ha fatto il mercato che doveva fare sempre. E’ un livello e un confronto corretto per come si sono sviluppate le cose e per come sono iniziate. Si va ad accettare la competizione di alto livello”. Quota Champions? “Non so perché ci sono momenti in cui si abbassano le percentuali o le vittorie di seguito delle squadre mentre in altri, come ora, fanno tutte punti. Non so dove si andrà a finire ma grosso modo penso sia quella dello scorso anno”. Su Lautaro in diffida: “Lautaro è intelligente, si emoziona quando segna e vuole esprimere tutta la sua felicità. Togliersi la maglia si può risparmiare e sono convinto ci starà più attento”. Sul ritorno ai suoi livelli di Perisic: “Il segreto lo fa la maturità del calciatore, la forza mentale. In un calcio fatto di insidie, di pressioni come il nostro fa la differenza. Riconoscere quando ci si deve mettere a testa bassa a pedalare e fare delle considerazioni corrette e avere le reazioni e i pensieri giusti”. Politano punta centrale? “Lui lo ha già fatto al Sassuolo. E’ una punta di movimento. E’ chiaro che hai meno forza in chiusura in area ma nella manovra e nel palleggio ti permette di avere più fase di possesso e di avere superiorità sulla trequarti. Chiaro che le caratteristiche sono differenti da una punta d’area di rigore ma questo potrebbe permetterti di avvicinarsi ai centrocampisti e di farli inserire nei vuoti che lascia”.