Davide Astori, dalle lacrime di Ilicic alla lettera dei genitori: il calcio italiano si stringe nella memoria del capitano viola


La giornata odierna del campionato di Serie A ha assunto un gusto amaro, malinconico. In tutti i campi si è ricordata la memoria di Davide Astori, calciatore prematuramente scomparso la notte del 3 marzo 2018 mentre si trovava in ritiro. Una giornata che ha unito tutti, indistintamente dai colori e dal tifo.

Destino ha voluto che proprio oggi si giocasse Atalanta- Fiorentina, la stessa partita che lo scorso anno è stata rinviata a causa della tragedia. Al 13′ lo stadio ha intonato un unico coro “Davide Astori”, mentre Ilicic ha scelto di mandare il pallone fuori dal terreno per poi scoppiare a piangere. Gli occhi rivolti al cielo dei compagni e le lacrime di Stefano Pioli, colui che ha scelto di tatuarsi sulla pelle il nome del Capitano. Alla ripresa del gioco, lo stesso Ilicic ha siglato una rete, dedicandola alla memoria dell’ex compagno.

Il video pubblicato da passionefiorentina

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I genitori di Astori, Anna e Renato, hanno scelto di far leggere al giornalista Gianluca Di Marzio una lettera straziante nel corso della trasmissione Sky Calcio Show, scritta con tutto l’amore e il dolore per un figlio ormai scomparso.

“Un anno senza Davide non si può raccontare. Non esistono le parole, ma forse neanche servono, perché in fondo quello appena passato è stato un anno CON Davide, in un modo diverso e che non avremmo mai voluto scoprire, ma comunque insieme a nostro FIGLIO. Ecco, INSIEME è la parola che vorremmo pronunciare più forte, ma non possiamo. La nostra voce oggi non è più quella che Davide ha sentito sin da bambino e forse adesso farebbe fatica a riconoscerla, perché il dolore l’ha cambiata per sempre. Per questo non riusciamo a leggere questa lettera e affidiamo a voi i nostri sentimenti, così come tanti amici hanno fatto in questi giorni in cui il ricordo si è fatto inevitabilmente più intenso. Per noi Davide NON E’ UN RICORDO che si attenua o si riaccende a seconda delle circostanze, semplicemente perché Davide non è un ricordo: Davide è una PRESENZA. Davide è vicino a noi ogni istante. Lo vediamo nella nostra splendida nipotina Vittoria, un piccolo miracolo che ci fa trovare il coraggio di lottare contro la tristezza ogni giorno. Lo rintracciamo nelle parole di molte persone, anche sconosciute talvolta, che hanno il bisogno di testimoniarci quanto Davide sia per loro un riferimento, un esempio, a volte uno stimolo per affrontare i momenti più duri. E poi lo ritroviamo nei racconti di chi lo ha conosciuto, degli amici che hanno condiviso con lui gli attimi più’ felici della sua vita, racconti che ci fanno sentire ancora il suono contagioso della sua risata o quello più profondo della sua saggezza, a volte troppa per un ragazzo così giovane. Tanti in questi mesi ci hanno detto che il nostro Davide era speciale, dotato di una GENTILEZZA rara, spesso disarmante. Ed è vero. Davide non doveva sforzarsi per esserlo, è sempre stato così, sin da bambino: naturalmente, istintivamente, gentile. Ma guai a scambiarla per debolezza o remissione: era la sua FORZA. Davide era fortissimo, era la roccia a cui aggrapparci. Per questo noi oggi cerchiamo di essere forti come lui, ma soprattutto come lui ci vorrebbe. E’ la nostra SFIDA quotidiana, durissima, ma ci proviamo. Grazie a Davide, che ci ha lasciato l’eredita più preziosa che si possa desiderare: un amore infinito. Quello della gente per lui, quello di Davide per la gente, ma soprattutto quello di Davide per la vita. Continuate a ricordarlo e non stancatevi di raccontarlo. Rivederlo sorridere in una foto, osservarlo correre nelle immagini, sentirlo nei vostri aneddoti non ci fa soffrire: per noi è come RIABBRACCIARLO ogni volta”.