Foggia, Grassadonia: “A Brescia per dare l’anima. Dobbiamo salvare il Foggia, inutile cercare alibi”


Alla vigilia di Brescia-Foggia è intervenuto in conferenza stampa l’allenatore rossonero Gianluca Grassadonia per presentare l’importante match:

“Nonostante le assenze a causa della nazionale, abbiamo lavorato bene e siamo pronti ad affrontare questa gara. Si sono fermati Tonucci e Marcucci, che verranno valutati nei prossimi giorni ma si potrebbe trattare di due infortuni non di facile risoluzione. Ngawa ha un problema muscolare, Busellato è squalificato, fuori ancora Camporese e Ingrosso. Bisogna essere sereni e non piangersi addosso, partiremo in 19 e giocheranno in 11. Dobbiamo dare l’anima, inutile cercare alibi. Chi sarà in campo non conta, l’importante è salvare il Foggia.

Il Brescia è la prima della classe e non lo è per caso, ma affrontare la prima o l’ultima non cambia la consapevolezza dei nostri mezzi. Per noi è uno scontro diretto, come tutti da qui alla fine, ed è fondamentale prendere punti per poi guardare avanti.

Basta vedere il percorso che ha fatto questa squadra, che è tornata ad esprimere bene certi concetti, migliorando ulteriormente. Come si può vincere a Brescia? Grazie all’attenzione e alla concentrazione… è ciò che fa la differenza. Bisogna essere intensi nei 90 minuti, gestire le fasi di possesso e non possesso, e trovare la giusta continuità che è sempre mancata a questa squadra. Abbiamo fatto partite scialbe dove abbiamo perso punti: adesso dobbiamo avere il coltello tra i denti. Siamo consapevoli delle nostre qualità e andremo lì per giocare da squadra.

Ho già un idea su come scenderemo in campo domani, soprattutto in attacco, ma importanti sono la corsa e il gioco di squadra. In queste settimane abbiamo lavorato nei minimi particolari e dobbiamo riproporre in campo certi concetti. Per vincere devi essere propositivo e comprendere le caratteristiche degli avversari, sempre portando grande rispetto.

Ci sono ancora troppi alti e bassi, i ragazzi devono ancora crescere e non c’è tempo, devono capire e devono fare. Bisogna pensare al gruppo e non a se stessi. Mi aspetto una forte risposta da tutti, anche da me, perché se la squadra non mostrerà miglioramenti vorrà dire che avrò fallito. Devo essere bravo ad aiutarli e a farli venir fuori: è una squadra forte, che è uscita fuori strada e adesso deve tornare in carreggiata.

Tifosi? Ho ritrovato in loro l´unità di intenti, l’avvertiamo. C´è il desiderio di riuscire a salvare il Foggia, ma tocca a noi non a loro farci accompagnare”.

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